I vincitori dell’edizione 2022 del Premio italiano di Architettura
 


MoDus Architects e Atelier Remoto sono i vincitori del Premio italiano di Architettura 2022, promosso da Maxxi e da Triennale Milano. Il Premio alla carriera va ad Andrea Branzi.

Giunto alla terza edizione, il Premio rappresenta l’impegno delle due istituzioni nella valorizzazione dell’architettura italiana, attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura.

 

Interno dell’Accademia Cusanus di Bressanone firmato da MoDusArchitects, ph. ©Gustav Willeit.

 

Il premio principale, scelto tra il miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni, va al progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’Accademia Cusanus di Bressanone firmato da MoDusArchitects di Matteo Scagnol e Sandy Attia. Si tratta del primo edificio moderno inserito sotto la tutela dei Beni architettonici e artistici della Provincia di Bolzano.

 

 

Dandalò di Atelier Remoto, studio fondato da Valentina Merz e Lara Monacelli Bani.

 

Il premio giovani (assegnato ad anni alterni al vincitore del progetto Nxt Maxxi L’Aquila e del Premio T-Young Claudio De Albertis per Triennale Milano) va ad Atelier Remoto, studio di architettura nato nel 2014, fondato da Valentina Merz e Lara Monacelli Bani, per Dandalò, l’installazione vincitrice della prima edizione di Nxt, il nuovo programma del Maxxi dedicato alla promozione di giovani architetti e alla valorizzazione dello spazio pubblico.

 

L’installazione vincitrice della prima edizione di Nxt, il nuovo programma del Maxxi dedicato alla promozione di giovani architetti e alla valorizzazione dello spazio pubblico.

 

In mostra al Maxxi dal 14 giugno, oltre ai progetti dei vincitori anche i finalisti del Premio: il progetto Anonima agricola di Captcha Architecture, il bivacco Fanton di Demogo studio di architettura, la Scuola di musica di Bressanone di Carlana Mezzalira Pentimalli, Camuc – casa museo Cannas di laiBE architettura con ing. Paolo Depau, Piazza del mercato di Sant’Agostino di Enrico Dusi + Matteo Ghidoni, Alessandro Checchin/Sinergo Spa.

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