Progetto Cmr International (ricavi consolidati per 44,7 milioni di euro e un utile netto 2023 di 2,4 milioni); Lombardini22; Acpv Architects; Ati Project; Renzo Piano Building Workshop: sono le ‘top five’ per giro d’affari delle 200 società di architettura e design italiane che emergono dal Report 2024 on the Italian Architecture, Engineering and Construction Industry presentato l’altro giorno presso la sede romana dell’Ance dalla società di ricerca Guamari.
La 14esima edizione delle famose ‘classifiche di Aldo Norsa’ (che può essere scaricata in pdf a questo link https://www.guamari.it/pubblicazioni) offre un quadro approfondito e esaustivo del settore AEC – Architecture, Engineering, Construction italiano organizzato in sette capitoli.
Un settore che nel 2023 ha fatto registrare una crescita superiore al 20 per cento rispetto all’anno precedente, con un incremento degli utili netti di cui hanno beneficiato soprattutto le imprese di costruzioni: da perdite che nel 2022 assommavano a un miliardo di euro, nel 2023 le imprese sono passate a un utile complessivo di 1,3 miliardi.
I bilanci 2023 sono stati fortemente influenzati da due fenomeni non strutturali: da un lato la forte crescita del retrofitting con l’adeguamento energetico e sismico favorito dal cosiddetto ‘superbonus’, e dall’altro gli investimenti soprattutto pubblici finanziati dal Pnrr.
Nello specifico, per quanto riguarda le prime 200 società di architettura italiane (nel 47,2 per cento concentrate in Lombardia), nel 2023 hanno sviluppato un giro d’affari di 929,5 milioni di euro, in crescita del 21 per cento sull’anno precedente.
Cinque volte maggiore il fatturato delle prime 200 società di ingegneria, che nel 2023 ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 23,5 per cento rispetto al 2022.
Le prime 200 imprese di costruzioni a loro volta nel 2023 hanno registrato un fatturato complessivo di 40,2 miliardi di euro.
In definitiva, il mercato totale AEC italiano nel 2023 vale circa 45 miliardi di euro.