Con sei progetti selezionati e un allestimento che dialoga con lo spazio espositivo, la mostra The Art of Architectural Grafting, in programma dal 12 luglio al 27 agosto 2025 all’Aedes Architecture Forum di Berlino, racconta il pensiero progettuale di Jeanne Gang, fondatrice dello studio americano Studio Gang con sedi a Chicago, New York, San Francisco e Parigi.

Il titolo dell’esposizione riprende quello del volume pubblicato nel 2024 da Park Books, nel quale Gang articola il suo approccio alla trasformazione dell’esistente attraverso l’innesto architettonico: una strategia progettuale ispirata alla pratica botanica dell’innesto, che mette in relazione parti vecchie e nuove affinché possano crescere e rafforzarsi a vicenda.
Un’alternativa alla demolizione, capace di preservare la memoria dei luoghi e ridurre l’impatto ambientale.

In mostra, sei interventi realizzati tra Stati Uniti ed Europa – tra cui il Richard Gilder Center del museo di storia naturale a New York, il rinnovato Arkansas Museum of Fine Arts a Little Rock (in apertura) e il John W. Boyer Center dell’Università di Chicago a Parigi – testimoniano un linguaggio architettonico, che valorizza le strutture preesistenti attraverso ampliamenti coerenti e misurati.

L’allestimento, progettato dallo stesso Studio Gang, si inserisce negli spazi di Aedes con elementi espositivi che si agganciano a pareti e colonne.
Modelli, disegni, fotografie, video e materiali botanici illustrano le specificità di ciascun progetto e mettono in luce il legame tra architettura, natura e trasformazione.
La grafica e il catalogo della mostra sono curati dallo studio zurighese Elektrosmog.

Attualmente lo studio è attivo in diversi contesti tra Europa e Americhe, con progetti culturali, civici ed educativi come la nuova ambasciata USA a Brasília, l’ampliamento del Clinton Presidential Center a Little Rock, il David Rubenstein Treehouse, primo edificio in legno massiccio di Harvard.
