Acqua, verde, pietra e legno: un’oasi Zen nel cuore di Nanchino

Completato a  Nanchino, capoluogo della provincia di Jiangsu, il Grand Wuji Hotel. L’architettura del complesso è stata progettata dallo studio cinese Buzz (Büro Ziyu Zhuang) di Pechino, con sedi anche a Shanghai e Berlino, mentre Il progetto degli interni è dello studio di Hong Kong Ccd / Cheng Chung Design.

 

L’hotel porta l’insegna The Unbound Collection by Hyatt, ph. ©Su Shengliang.

 

Quattro volumi disposti su una pianta a forma di C creano una corte interna che si apre sul vicino tempio di Tianlong, il cui ambiente tranquillo crea un mondo appartato che si manifesta nel tono delicato e discreto dell’intero intervento progettuale.

 

Il vasto cortile interno alla struttura di 272 camere, ph. ©Su Shengliang.

 

L’hotel sviluppa una superficie costruita di 31.000 metri quadrati all’interno di lotto grande più del doppio. I quattro edifici indipendenti sono collegati da un ampio giardino centrale nascosto nel mezzo del vivace centro di Nanchino. Il verde esterno fa sì che l’hotel sembri fluttuare nell’ambiente urbano circostante.
Acqua, pietra e piante nel cortile formano un paesaggio zen naturale. Il progetto approfondisce le esperienze multisensoriali degli ospiti con una relazione fluida tra l’interno e l’esterno.

 

I nuclei spirituali di chiarezza, integrità, armonia ed eleganza sono riprodotti negli spazi come la lobby, ph. ©Qiu Xin.

 

La fusione di arte orientale e minimalismo moderno nella lobby fa emergere un’atmosfera tranquilla e accogliente espressa dalle tonalità del legno naturale e del marmo di arredi e finiture.
Per evitare la monotonia dei layout alberghieri funzionali, il team di Ccd ha cercato di creare una diversa gerarchia dello spazio differenziando la struttura di ciascuna area funzionale. I percorsi di circolazione sono organizzati secondo questa logica per guidare e stimolare negli ospiti emozioni e sensazioni di calma e serenità.

Il design degli interni fa quindi sua la semplicità, la tranquillità e l’eleganza dell’architettura e del paesaggio, e nel frattempo crea scene diversificate nelle varie aree funzionali della struttura.

 

L’area di meditazione, un ambiente sereno tra interno ed esterno, ph. ©Su Shengliang.

 

In uno dei quattro ristoranti dell’hotel, il vegetariano Jia Shu, la trama naturale del legno, espressa sotto forma di griglie, si integra nello spazio e si completa con la presenza diffusa della vegetazione. Il verde rompe il confine tra umano e naturale. I colori a bassa saturazione tonificano la delicata eleganza dello spazio. I tavoli, le sedie, le luci soffuse sono volutamente semplici ed essenziali.

 

La maggior parte delle camere dispone di uno spazio daybed in stile cinese per il tè e la meditazione, ph. ©Qiu Xin.

 

La struttura dispone di 272 camere, tra cui 56 suite e 24 residence suite, concepite come una miscela di cultura e spiritualità cinese che si traduce in un moderno minimalismo.
La maggior parte delle camere dispone di uno spazio daybed in stile cinese per il tè e la meditazione. Ogni suite è dotata di uno specchio intelligente che si sincronizza automaticamente con una bilancia per percepire i piccoli cambiamenti nel corpo dell’ospite e proporre regimi dietetici e di salute personalizzati.

 

L’architettura dell’hotel è a firma dello studio cinese (con sedi a Pechino, Shanghai e Berlino) Buzz (Büro Ziyu Zhuang), ph. ©Su Shengliang.

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