Andrea Solario, l’allestimento di Migliore+Servetto per la mostra al Poldi Pezzoli

Con La seduzione del colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia, fino al 30 giugno il museo Poldi Pezzoli di Milano racconta l’evoluzione del percorso artistico di Andrea Solario, maestro del Rinascimento lombardo.
A cura di Lavinia Galli e Antonio Mazzotta l’esposizione, realizzata con la collaborazione scientifica del Museo del Louvre, raccoglie 30 opere provenienti da prestigiose collezioni di Italia, Francia e Inghilterra.

 

Ph. ©Nicola Colia

 

Il progetto di allestimento, curato dallo studio milanese Migliore+Servetto, interviene con leggerezza all’interno delle sale al piano terra della casa-museo, definendo attraverso l’introduzione di quinte centrali inclinate un percorso fluido in tre differenti ambienti, rispettivamente dedicati al periodo veneziano, a quello francese e a quello milanese dell’artista, preceduti da uno spazio di introduzione.

Ph. ©Nicola Colia

 

L’intervento sulla scatola architettonica si contraddistingue per l’uso del colore bordeaux per le pareti, per le quinte centrali e per la tonalità della pavimentazione. Una cromia classica e intensa che, riprendendo i colori delle sale del museo, crea un contenitore-cornice avvolgente, dando vita a una sorta di effetto ‘scatola nella scatola’.

All’interno di questo insieme omogeneo le opere sono sottolineate dalla presenza di un fondale a doppia inclinazione in tonalità blu fondo. Il piano verticale dietro di esse le accoglie di volta in volta in gruppi o isolate, definendo così un ritmo di lettura e di significato rispetto al loro posizionamento.
Il piano inclinato invece, che abbraccia dall’alto le opere come a creare uno spazio di rispetto e di distanza dall’intorno, contiene un sistema puntuale di illuminazione che definisce il ruolo della luce nella lettura delle opere.

 

Ph. ©Nicola Colia

 

La grafica in mostra, oltre a supportare la comprensione delle opere da parte del visitatore, invita all’immersione nel contesto storico di riferimento accostando ai testi disegni e mappe
Va in questa direzione anche la scelta di riportare sui fondali le diverse firme usate dall’artista nelle fasi della sua vita, dalla giovinezza agli anni della maturità.

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