Archimapping, l’app per conoscere le 100 principali architetture milanesi

Archimapping è la nuova app sviluppata dal Politecnico di Milano che raccoglie i 100 edifici più importanti dell’Architettura contemporanea di Milano, dall’Unità d’Italia a oggi: un utile strumento divulgativo per promuovere la conoscenza del territorio e dell’architettura milanese – e con essa la cura e la tutela dell’ambiente – tra cittadini, studenti e turisti.

Aldo Andreani, Palazzo Fidia, via Melegari 2 (1929-1932).

Archimapping, realizzata grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e la collaborazione di Aim-Associazione Interessi Metropolitani, consente a tutti di guardare Milano come un museo diffuso dell’Architettura contemporanea. È stata realizzata in doppia lingua, italiano e inglese, comprende la geolocalizzazione, suggerisce ai fruitori dieci diversi percorsi tematici e permette di costruire  itinerari personali sulla base di criteri tipologici, geografici, autoriali o cronologici.

Giovanni Broglio, case popolari della Società Umanitaria (primi anni del Novecento).

 

Le opere selezionate raccontano i diversi quartieri e i temi nodali con cui i progettisti più significativi si sono confrontati nel XIX, XX e XXI secolo per corrispondere all’evoluzione sociale, economica e culturale della città.
Ciascuna opera è illustrata attraverso una scheda descrittiva sintetica, materiali iconografici storici o d’archivio, rimandi bibliografici essenziali, link e contributi video di approfondimento.

Giuseppe De Finetti, casa della Meridiana (1924-29)

 

Tra gli edifici censiti da Archimapping il Teatro Dal Verme di Giuseppe Pestagalli (1872), il Carcere di San Vittore di Francesco Lucca (1864-79), il Cimitero Monumentale di Carlo Maciachini (1860-97), la Mensa dell’Opera pia Cucine economiche di Luigi Broggi (1881-1883), le case popolari della Società Umanitaria costruite nei primi anni del Novecento, i palazzi Iacp Mangiagalli di Franco Albini e Ignazio Gardella (1950), il “Monte Amiata” di Aldo Rossi e Carlo Aymonino e le torri di Vico Magistretti al Gallaratese.

E ancora, le residenze borghesi degli anni Venti del Novecento (Muzio, Andreani, De Finetti), le costruzioni tra le due guerre, gli edifici della ricostruzione post-bellica (Luigi Caccia Dominioni, Piero Bottoni e Guglielmo Ulrich), molti edifici pubblici, i grattacieli e le università, dalla Cattolica di Giovanni Muzio (1933-38) al campus della Sda Bocconi di Sanaa (2012-21).

Arata Isozaki e Andrea Maffei, torre Allianz a Citylife (2010-2015).

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