British Museum, il restyling dell’ala ovest a Lina Ghotmeh Architecture

Con l’unanime proclamazione come vincitrice della proposta del team guidato da Lina Ghotmeh Architecture, il British Museum ha annunciato la conclusione del concorso internazionale in due fasi indetto lo scorso anno per la ristrutturazione delle gallerie dell’ala ovest, parte importante del piano complessivo di trasformazione dello storico edificio londinese.

 

©Lina Ghotmeh Architecture

 

Al concorso avevano partecipato 60 team e lo studio di Lina Ghomeh era risultato tra i cinque finalisti, insieme tra gli altri a David Chipperfield Architects e Oma.
Presieduta da George Osborne, presidente del British Museum, la giuria era formata da dieci esperti tra i quali Yvonne Farrell, Meneesha Kellay, Mahrukh Tarapor e Sarah Younger.

 

Il modello della proposta vincitrice

 

Secondo il direttore del British Museum e giurato Nicholas Cullinan, le proposte del team guidato da Lina Ghotmeh «hanno dimostrato una visione architettonica eccezionale e materialmente sensibile, e il loro approccio ‘archeologico’ ha chiaramente compreso la nostra ambizione di promuovere, attraverso l’architettura, una trasformazione ‘culturale’ della nostra isituzione. Lina e il suo team hanno un’esperienza consolidata nella realizzazione di progetti unici e incentrati sull’uomo, con un’eleganza senza tempo. Sono lieto che lavoreremo insieme e entusiasta degli anni a venire in un momento così importante per il British Museum, con un progetto di importanza generazionale che trasformerà un terzo dei nostri spazi espositivi».

 

Lina Ghotmeh e Nicholas Cullinan nella Western Range del British Museum (©The Trustees of the British Museum).

 

Insieme a Lina Ghotmeh Architecture, il team vincitore include Arup per la progettazione strutturale e impiantistica, Purcell per la conservazione, Holmes Studio per la grafica e il wayfinding, l’artista Ali Cherri e Plan A per il coordinamento.

 

Render ©Lina Ghotmeh Architecture

 

Il progetto definitivo è atteso per la metà del 2026.

Lina Ghotmeh Architecture

‘Archaeology of the Future’, ovvero considerare il passato di un edificio come punto di partenza per reimmaginarne il futuro, designa l’approccio al progetto dell’architetto libanese Lina Ghotmeh e del suo studio di Parigi.
Suo, a Londra, il padiglione estivo della Serpentine del 2023. Tra le opere realizzate, il Museo Nazionale dell’Estonia a Tartu (2016), gli Ateliers Hermès a Louviers (2023).
Tra quelle in corso, il Museo di Arte Contemporanea di Al’Ula in Arabia Saudita e il padiglione del Bahrein per l’Expo 2025 di Osaka.

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