Datapolis, a Dropcity una mostra sull’impatto della ‘rete’ e delle sue infrastrutture

Durante la Design Week, nel tunnel 60 di Dropcity, Atelier Atollo presenta il progetto di ricerca e il volume, pubblicato da nai010, Datapolis, sull’economia dell’informazione.

Obiettivo dell’esposizione, con le fotografie in grande formato di Paul Swagerman, proporre una comprensione critica del funzionamento del mondo digitale e dell’impatto che logiche e infrastrutture della rete hanno sulla vita, sui territori e sull’ambiente.

 

Ph. ©Paul Swagerman

 

L’installazione mira a esplorare la materialità dei dati, la loro presunta assenza di peso e di localizzazione, mettendo in luce l’hardware di qualcosa chiamato ‘the cloud’.
La mostra traduce questi concetti attraverso la fotografia e infografiche su pannelli neri che danno una visione quantitativa del footprint dei dati, collegandolo alle sue dimensioni fisiche e spaziali, al suo impatto ambientale, al suo significato in architettura e alle conseguenze sulla nostra vita quotidiana.

 

Archivi di backup (ph. ©Paul Swagerman).

 

Cinque temi principali strutturano il framework della mostra: le infrastrutture fisiche: data center, data bunker, cavi sottomarini, antenne, lo sfruttamento delle risorse naturali, la produzione e il trasporto, e l’infrastruttura umana, che ogni giorno abilita, sistematizza, genera, usa e consuma dati; la sicurezza, il controllo e la sorveglianza; l’ordinarietà di luoghi altamente sensibili che, celati dentro edifici e stabilimenti anonimi, si nascondono in bella vista, diventando impercettibili, quasi familiari, come anche la miriade di dispositivi elettronici di cui ci circondiamo; l’impatto ecosistemico delle supply chain, dove territori, risorse e persone distanti milioni di chilometri sono legati dai fili invisibili del commercio, della politica e del potere; e infine l’incredibile accumulazione di dati – 328,77 milioni di terabyte di dati vengono creati, copiati o consumati ogni giorno – fisicamente immagazzinati da qualche parte, la nuova merce preziosa che alimenta la cosiddetta ‘intelligenza artificiale’ ed è alla base di un commercio che solo raramente appare chiaro.

 

Ph. ©Paul Swagerman

 

Datapolis

Curatela e Design: Atelier Atollo

Project Editors: Paul Cournet + Negar Sanaas Bensi

Fotografie: Paul Swagerman

 

Il progetto è sostenuto da Stimulering Funds, fondi creativi NL e si avvale della sponsorizzazione tecnica di AQForm, parte di Deltalight Group.

Come parte integrante del progetto, il 17 aprile alle 16:30 si terrà una conversazione moderata da Paul Cournet e Sanaan Bensi che avrà come ospiti Marina Otero Verzier, James Deutsher (Deep Energy), Georg Vrachliotis e Kees Kaan (TU Delft) e il fotografo Paul Swagerman.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top