Design di ZHA per la prima stazione al mondo di rifornimento di idrogeno per yacht

Nasce in Italia la prima infrastruttura al mondo di rifornimento a idrogeno per la nautica da diporto: un progetto sviluppato da NatPower H, società del gruppo NatPower, e disegnato da Zaha Hadid Architects.

Il progetto, che conta già l’adesione di venticinque marine e porti italiani, partirà nell’estate di quest’anno con l’obiettivo di realizzare 100 stazioni di rifornimento entro il 2030, per un investimento complessivo di 100 milioni di euro.

render ©ZHA, courtesy NatPowerH

 

Le stazioni, progettate secondo le tre ‘esse’ di sicurezza, scalabilità e sostenibilità, sono completamente riciclabili perché assemblate a secco, eliminando molte esigenze di cantierizzazione.
Più precisamente, spiega Filippo Innocenti, direttore di Zaha Hadid Architects, «saranno costruite con calcestruzzo digitale a basso consumo energetico e non rinforzato. Anziché da materiali ingegnerizzati, la loro resistenza strutturale deriva dalla geometria della forma che abbiamo progettato».

L’utilizzo di materiali reperiti sul posto come sabbia e terra, insieme a cemento a basso impatto ambientale, oltre a ridurre l’impronta ecologica facilita la creazione di forme organiche che si integrano con l’ambiente e il paesaggio marino dei luoghi dove le stazioni saranno costruite.

Dettaglio della fabbricazione digitale con terra, sabbia e cemento a ridotta impronta ambientale (render ©ZHA, courtesy NatPowerH).

 

Nel panorama della nautica sono numerosi i cantieri navali che stanno promuovendo soluzioni per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ecosistema. La delimitazione di zone marine protette con divieto di motori diesel mette ulteriormente in evidenza l’importanza della sostenibilità anche nel segmento degli yacht e dei megayacht, spingendo verso l’innovazione l’intera industria del settore. Ma ad oggi la transizione energetica è rallentata dalla carenza di infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento di fonti di energia a impatto zero.
Secondo Fabrizio Zago, amministratore delegato del gruppo NatPower, «l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti per dare impulso alla transizione energetica del settore della nautica, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente».

Oltre a Zaha Hadid Architects il progetto sviluppato da NatPowerH vede la collaborazione di Baglietto, BluEnergy Revolution, Bluegame (gruppo Sanlorenzo), Fitchner, Linde, Studio Maresca, Sige, Tecma Solutions.

 


 

NatPower

 

NatPower è uno sviluppatore indipendente di progetti di infrastrutture per la creazione di energia pulita, che supporta imprese, utility e investitori a livello globale. L’azienda, con una pipeline di progetti sulle rinnovabili di oltre 23GW, è un acceleratore del processo di transizione energetica da fonti rinnovabili e include tutte le principali tecnologie: solare, eolico, storage e idrogeno. In pochi anni NatPower si è affermata come uno dei più importanti sviluppatori indipendenti e opera in sette diversi Paesi: Italia, Regno Unito, Kazakhstan, US, Canada, Tunisia e Cile. La società, con uffici a Milano, Londra e Washington d.c., conta oltre 70 dipendenti in tre continenti.

Parte del gruppo, NatPower H è il primo sviluppatore globale di tecnologie innovative per la produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno verde.

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