EL LTIMO CIELO LAVANA DI GIULIO CEPPI IN TRIENNALE

30 foto montate su altrettante scatole originali di sigari cubani che pendono sospese nello spazio: è El Último Cielo, l’installazione inaugurata pochi giorni fa in Triennale a Milano in calendario fino al 4 giugno (in concomitanza con Photo Festival 12th).

Dopodiché ogni oggetto – fotografia e scatola – sarà messo all’asta da Finarte e il ricavato consentirà a un primo gruppo di studenti dell’Instituto Superior de Disegno de Cuba di venire a Milano.

È un’idea di Giulio Ceppi, architetto, designer, docente del Politecnico di Milano e fondatore dello studio Total Tool.

Tutto nasce un paio di anni fa, durante un viaggio a Cuba. Scattando una serie di fotografie a La Habana Vieja «con una Pentax 645 su pellicola diapositiva, ho percepito il senso di nostalgia perenne che avvolge la città e, insieme, il bisogno di rompere quell’isolamento» racconta Ceppi. «Volevo che quell’ultimo cielo, che mi appariva puro e pulito, perfetto e immobile, parlasse con altri cieli. Altrove, ovunque».

Oggi, grazie al supporto del Politecnico e della Triennale di Milano, quel cielo dell’Avana diventa protagonista del primo progetto di interscambio sul design e la cultura tra Italia e Cuba.

El Último Cielo, L´Avana, foto ©Giulio Ceppi

 

Un progetto «che abbiamo fermamente voluto e sentito, per promuovere i rapporti tra Italia e Cuba in ambito creativo», dicono Luisa Collina – preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano – e Andrea Cancellato, direttore della Triennale di Milano. 

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, è realizzata anche grazie alla collaborazione di Alpitour per i viaggi Milano/L’; Finarte per la vendita e l’asta delle opere; La Casa del Habano per le scatole originali di sigari; Modular lighting per l’illuminotecnica; TVN Media Group per i contenuti video e multimediali.

El Último Cielo, L´Avana, foto ©Giulio Ceppi

 

Asta pubblica da Finarte

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