Franceschini: i borghi spina dorsale del Paese

Sono stati selezionati gli otto progetti vincitori – per un totale di 52 Comuni coinvolti – dell’avviso pubblico “Borghi in Festival” indetto dal Ministero della Cultura per la rigenerazione culturale e turistica.

Finanziati con un totale complessivo di 1.313.000 euro, i progetti vincitori prevedono la realizzazione di un fitto programma di eventi culturali, concerti e spettacoli teatrali, performance e reading, laboratori e workshop; sono coinvolte anche le attività produttive, che promuovono l’artigianato artistico e il “saper fare” locali; sono organizzati percorsi alla scoperta dei territori, tavole rotonde e residenze per artisti; focus sui temi dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione territoriale, anche post-sisma, e recupero di spazi in disuso da restituire alla collettività. Particolare attenzione è data allo scambio di buone pratiche, all’utilizzo di elementi di innovazione tecnologica e alla nascita di percorsi di formazione destinati ai giovani abitanti dei borghi.

L’obbligatorio coinvolgimento di partner profit e non profit previsto da “Borghi in Festival” permette inoltre una diffusione capillare dei progetti a livello locale, provinciale e regionale, attraverso la stipula di specifici accordi di partenariato.

I progetti selezionati sono stati presentati dai Comuni capofila di: Comunanza, provincia di Ascoli Piceno; Prizzi, provincia di Palermo; Orani, provincia di Nuoro; Stregna, provincia di Udine; Valloriate, provincia di Cuneo; Mulazzo, provincia di Massa e Carrara; Revine Lago, provincia di Treviso; Roghudi, provincia di Reggio Calabria.

«I borghi italiani costituiscono la spina dorsale del nostro Paese, dove si è formata parte considerevole della nostra identità – afferma il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Per questo il governo ha fortemente voluto un piano nazionale per il recupero di queste realtà, finanziandolo con un miliardo di euro nel contesto del PNRR. Risorse che verranno utilizzate per restaurarne gli spazi pubblici e gli edifici storici, migliorare i collegamenti fisici e digitali alle reti infrastrutturali nazionali, incentivare iniziative imprenditoriali e commerciali nelle aree interne del Paese, incoraggiando un ripopolamento che è già in atto».

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