Sarà un tributo alla Ca’ Granda il nuovo Campus per le facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Milano presentato oggi in conferenza stampa dal rettore della Statale Elio Franzini, da Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease e da Igor De Biasio, Chief Executive Officer di Arexpo.
Il concept architettonico del nuovo polo, firmato da CRA-Carlo Ratti Associati, si sviluppa intorno a cinque corti circondate da altrettanti edifici in mattoni. Il progetto sperimenta un uso innovativo delle tecniche costruttive: i mattoni in facciata sono disposti secondo un ordine complesso, frutto di un design parametrico, andando a formare una serie di arazzi tridimensionali per riprodurre scritte o immagini.
I mattoni, intesi come “pixel fisici”, sono potenzialmente riconfigurabili, secondo una tecnica che consente anche l’utilizzo di robot in fase compositiva.
Generosi gli spazi verdi, che dominano tutti gli ambienti all’aria aperta, dalle corti ognuna dedicata a un diverso tipo di vegetazione fino alla grande piazza centrale, estesa su quasi 10mila metri quadrati e direttamente affacciata sul cardo dell’ex area Expo. Il verde si declina anche su una sequenza di terrazze attrezzate e giardini ipogei, ribassati rispetto al livello degli edifici.
Sulla piazza centrale si trovano anche una serie di padiglioni commerciali e un grande specchio d’acqua, in grado di essere vuotato per consentire lo svolgimento di eventi temporanei.
Il polo concorre alla certificazione Leed Gold o superiore, e il protocollo Leed sarà utilizzato anche per il monitoraggio prestazionale in uso. I benefici in termini di sostenibilità ambientale che derivano dalle sinergie con lo sviluppo complessivo di MIND sono molteplici, a partire dall’accesso a una rete energetica al 100% decarbonizzata, a una progettazione resiliente, all’accesso a una nature based infrastructuree alla partecipazione al progetto di innovazione sociale Programma 2121.
Collocato su un’area di oltre 190mila metri quadrati all’interno di MIND-Milano Innovation District, nell’ex area di Expo 2015, il progetto è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto da Starching (progetto architettonico); Manens-Tifs (progetto impiantistico; Redesco Progetti (progetto strutturale); Emilio Pizzi Team Architects (space planning) e da Pietro Simone per la relazione geologica, in collaborazione con CRA-Carlo Ratti Associati che ha definito il concept architettonico complessivo e il gruppo immobiliare Lendlease.
CRA è altresì l’autore del progetto di fattibilità posto a base di gara della proposta di iniziativa privata ex art. 183 comma 15 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.
L’Rti aggiudicatario della procedura di gara indetta dall’Università degli Studi di Milano inveceè guidato da Lendlease Infrastructure (Italy) e composto da Colombo Costruzioni, C.M.B. Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi e CoopService.
L’avvio del progetto esecutivo è previsto per il 2021 e la consegna dell’opera è in programma per il 2025.
La sostenibilità finanziaria del progetto è stata definitivamente confermata. Su una previsione di spesa complessiva che si attesta attorno ai 338 milioni euro, il contributo pubblico sarà di circa 158 milioni di euro, di cui 135 milioni di finanziamento pubblico stanziato per la valorizzazione dell’area Expo 2015 nell’ambito del “Patto per la Lombardia” e 23 milioni coperti con fondi del bilancio dell’Ateneo. Il Concessionario privato cofinanzierà la realizzazione delle opere per circa 180 milioni di euro, a fronte della corresponsione da parte dell’Ateneo, per la durata di 31 anni, di un canone annuo di disponibilità, erogato in fase di gestione, di circa 8 milioni di euro e di un canone annuo per i servizi di facility management per circa 10 milioni di euro.
La disponibilità di ulteriori finanziamenti potrebbe consentire di progettare un nuovo obiettivo strategico di grande portata innovativa per l’Ateneo milanese, creando a Città Studi un polo digitale gemello di MIND connesso in tempo reale con le attività di MIND tramite tecnologia 5G. Il polo digitale a Città studi sarebbe complementare a tutta la ricerca biomedica creando banche dati sicure per la conservazione e l’analisi dei megadati prodotti da tale ricerca, sviluppando con i ricercatori di MIND sistemi basati su Intelligenza Artificiale, oggi indispensabili per la comprensione della complessità dei sistemi biologici nonché delle patologie umane, alla ricerca di farmaci mirati a colpire alla radice anche le malattie più complesse.