Il concept di Foster + Partners per gli aerotaxi a decollo verticale

Il primo terminal per aerei elettrici a decollo e atterraggio verticale, progettato da Foster + Partners in collaborazione con Skyports Infrastructure, potrebbe sorgere entro il 2026 accanto all’aeroporto internazionale di Dubai (DXB). L’ipotesi si fonda sul sostegno verso il progetto espresso dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum al World Government Summit 2023 che si era svolto lo scorso febbraio.

Quello accanto all’aeroporto internazionale potrebbe essere uno dei quattro siti individuati da Skyports Infrastructures e dall’Autorità dei Trasporti di Dubai per dare vita a una nuova rete di infrastrutture dedicate al trasporto aereo di corto raggio con mezzi elettrici a decollo e atterraggio verticale (in sigla eVTOL, in pratica degli aerotaxi). I siti dovrebbero essere tutti collocati in prossimità delle infrastrutture di trasporto esistenti per dare vita a hub di una nuova mobilità a zero emissioni.

render ©Foster + Partners

 

Nel concept, il terminal è collocato in posizione sopraelevata per facilitare decollo e atterraggio e l’edificio avvolge le piste, con un’ampia tettoia sporgente che protegge gli spazi interni degli arrivi e partenze dall’irraggiamento solare diretto e dal conseguente surriscaldamento.

Morfologicamente, il vertiport riprende le forme della vicina stazione della metropolitana di Dubai, mitigate da un verdeggiante progetto di paesaggio, mentre per gli interni il concept prevede una palette di materiali e colori naturali per creare un ambiente sereno e confortevole.

Render ©Foster + Partners

 

Negli scorsi anni la Norman Foster Foundation e Foster+Partners avevano sviluppato un’idea di terminali per piccoli droni da trasporto per l’Africa, un continente privo di infrastrutture dove anche la consegna di medicinali salvavita può risultare problematica, ma evidentemente per rendere effettive idee virtuose occorre denaro.
Oggi è quasi ironico osservare come gli Emirati, che debbono tutte le proprie fortune alle fonti fossili, investano tanto denaro nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni compatibili con l’ambiente, forse alla luce del fatto che il riscaldamento climatico rischia di rendere quei luoghi invivibili ma aggravando ulteriormente, con la crescita dei consumi, una situazione ambientale già drammatica.
D’altra parte, anche dalla ricerca e sviluppo promossa dall’industria militare, sono nate innovazioni come Internet di cui poi ha tratto beneficio l’umanità.

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