Il design italiano secondo l’Adi Design Index 2025

L’Adi Design Index 2025, preselezione per il Compasso d’Oro, si presenta ogni anno come un atlante del nostro tempo: una mappa in continua evoluzione che racconta il design italiano non solo attraverso gli oggetti, ma come sistema di valori e visioni.

In questa edizione, l’Osservatorio permanente del Design ha ampliato il proprio sguardo istituendo il Centro Studi Adi, dedicato all’analisi dei dati e delle trasformazioni del settore, in collaborazione con Symbola, FederlegnoArredo, Confindustria e Federculture.

 

Tra i selezionati: Lana di Antrax, radiatore modulare disegnato da AMDL Circle, studio di Michele De Lucchi.

 

L’obiettivo è passare dall’osservazione alla comprensione, offrendo una fotografia più ampia e inclusiva del design come fenomeno sociale, economico e culturale.
«Osservare non è sempre sinonimo di vedere» ricorda Luciano Galimberti, presidente Adi. «Con il nuovo Index vogliamo restituire una visione più articolata della qualità del progetto, dai prodotti industriali ai servizi, dal design sociale alla ricerca teorica».

 

L’Adi Design Index 2025 comprende anche Philìa, sedia per esterni progettata da Odo Fioravanti per Pedrali.

 

Come sottolinea Umberto Cabini, presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, il design è «bussola e specchio della società che lo produce».

L’Index non è solo un repertorio del design italiano di qualità ma una narrazione condivisa che mette in relazione grandi marchi e giovani studi, artigianato e industria, sostenibilità e innovazione.

 

Anche Catifa Carta, la sedia in PaperShell di Arper, parteciperà alla selezione per il prossimo Compasso d’Oro.

 

Dalla Lombardia alla Sicilia, dove Agrigento Capitale della Cultura 2025 accoglierà la mostra del Design Index, la selezione Adi conferma il ruolo del design come infrastruttura civile e linguaggio di coesione. Un racconto plurale, capace di coniugare memoria e futuro, che anticipa le tendenze e i protagonisti del prossimo Premio Compasso d’Oro.

 

La seduta Shopper di Stefano Barzaghi per Caimi.

 

L’edizione 2025 riunisce oltre 200 progetti tra design per l’abitare, l’illuminazione, la mobilità, il lavoro, i materiali, la comunicazione e il sociale: una mappa delle direzioni possibili del progetto contemporaneo, dove sperimentazione, sostenibilità e cultura del fare delineano i confini del design che verrà.

 

Il tavolo in vetro Decumano di Fantoni, design: Giulio Iacchetti + Matteo Ragni.

 

Tra le novità selezionate dall’Osservatorio figurano soluzioni che interpretano in modo diverso il rapporto tra innovazione e materia: dai sistemi finestra di Isolcasa al radiatore Lana di Antrax, dalla seduta per esterni Philìa di Pedrali al tavolo in vetro Decumano di Fantoni, fino ai progetti di Caimi, Arper, Elica, Vanità LivingDieffebi e Clivet, che esplorano comfort, acustica, sostenibilità e tecnologia.
Accanto a questi, la selezione include ricerche e prodotti di studi e aziende che continuano a ridefinire i confini del progetto restituendo l’immagine di un design italiano vitale e in costante evoluzione.

 

Lo specchio illuminato Foggy di Vanità Living.

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