Tre chilometri di verde, da Barcola passando per il Porto Vecchio: il nuovo Parco Lineare di Trieste disegnato da Atelier(s) Alfonso Femia con l’architetto paesaggista Michelangelo Pugliese e l’architetto triestino Giovanni Damiani trasformerà un pezzo di città e l’idea stessa di waterfront portuale urbano.
«Si tratta di un progetto coerente con le intenzioni dell’amministrazione e con il masterplan sviluppato da Andreas Kipar, studio Land – spiega Alfonso Femia –che partendo dagli spazi pubblici connette parti di città attraverso la realizzazione di spazi continui attrezzati. Un luogo accogliente che induce all’esplorazione della linea costiera, conservando la memoria storica dell’impianto urbano asburgico».
A differenza degli altri porti mediterranei il Porto Vecchio di Trieste, dove si innesterà una vasta porzione del nuovo parco, è direttamente collegato alla ferrovia di epoca asburgica e somiglia ai grandi porti del Nord Europa, incidendo direttamente sull’impianto urbano della città. Il nuovo parco lineare si inserirà tra la seconda e la terza fila di magazzini, assecondando le tracce dei binari e degli scartamenti ferroviari.
Quattro le aree di competenza progettuale: l’asse lineare di collegamento tra la rotonda e il parcheggio di Barcola e la stazione Bovedo; la piazza della stazione Vecchio Porto e la sua propaggine nord della ex locanda piccola; il boulevard dell’asse Natura che si snoda tra le testimonianze storiche; la piazza della stazione Trieste e la connessione del Porto Vecchio con il centro storico di Trieste.
Il progetto è stato presentato ieri in una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.