In Triennale Milano il primo Forum Siccità

Forestami, il progetto di forestazione urbana che sta incrementando il capitale naturale della città metropolitana di Milano, ha organizzato insieme a Triennale Milano e al Politecnico di Milano la prima edizione del Forum Siccità. L’incontro tenutosi il 20 marzo 2023 ha visto l’intervento delle amministrazioni, di esponenti del mondo della ricerca e di esperienze internazionali.

Il forum è nato dalla necessità di un confronto concreto tra chi sta facendo ricerca scientifica sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla vegetazione e chi sta lavorando all’attuazione degli interventi necessari per raggiungere, nel caso della città metropolitana di Milano, il traguardo dei tre milioni di alberi entro il 2030.

A Milano, nel 2022 la siccità è costata 15.495 piante tra essenze appena messe a terra e piante adulte e ha colpito più di un quarto delle piantagioni realizzate direttamente da Forestami , impedendo l’attecchimento di 9.099 dei 35.632 alberi messi a dimora nella stagione agronomica 2021-2022.

Il Comune di Milano ha un patrimonio arboreo di oltre 250.000 alberi singoli, cui si aggiungono quelli in aree boscate e quelli gestiti da altri enti per un totale di oltre 520.000 alberi. Elena Grandi, assessora all’ambiente e verde del Comune di Milano, ha illustrato le strategie messe in campo quest’anno per cercare di ridurre gli effetti della siccità, dopo un inverno molto secco e in previsione di un’estate scarsamente piovosa.
Entro la fine di questa stagione agronomica verranno piantati circa 18mila nuovi alberi, compensando le perdite registrate l’anno scorso. Sono state scelte piante più giovani e resistenti e sono state posizionate in luoghi più facilmente raggiungibili dalle autobotti e dagli impianti di irrigazione.
Con l’aumento delle temperature, il numero delle autobotti in servizio sul territorio cittadino verrà aumentato e i percorsi saranno tracciati con un sistema di geolocalizzazione per ottimizzare le irrigazioni.

Per le nuove pose, si sta sperimentando l’uso di idroritentori capaci di garantire maggiori riserve d’acqua alle giovani piante. In prospettiva, per contenere la moria di piante a causa della siccità e ridurre il consumo idrico, verranno selezionate specie arboree più resistenti e adatte a climi più caldi e secchi.

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