Cos’è di preciso il lusso: solo “quella spesa che va oltre il necessario” o piuttosto, come sosteneva Theodor Adorno, espressione di libertà, ovvero la “possibilità dell’individuo di fuggire dalla schiavitù dei fini”?
Liberando gli individui dal bisogno e dalle fatiche del lavoro manuale, il progresso tecnologico e l’industrializzazione di massa hanno trasformato nel profondo le società occidentali: da un’etica dei doveri collettivi a un’etica dei diritti individuali che trova espressione nella domanda di personalizzazione degli ambienti.
Queste riflessioni sono al centro dell’ampia ricerca avviata da AXOR per comprendere l’evoluzione delle aspettative individuali alla quale è in grado di dare risposta l’industria 4.0, capace di produrre oggetti uno ad uno, con il massimo grado di personalizzazione, e il design degli interni.
La ricerca “Esprimere la propria personalità” – insieme al progetto Distinctive, a cui hanno collaborato tre designer internazionali – si focalizza su uno degli ambienti più intimi della casa, la stanza da bagno, e ciò che emerge è il trend definito “Individual Luxury”.
Abbandonata la concezione novecentesca dell’abitazione come ‘macchina funzionale’, da efficiente laboratorio di igiene il bagno è diventato un luogo di riposo e benessere realmente individuale, espressione della personalità e della libertà, dove sperimentare il proprio io attraverso i sensi. Un luogo, come sostiene Patricia Urquiola, che «vive di tanti piccoli ricordi e oggetti personali che fanno di un ambiente un luogo accogliente. Per questo la rubinetteria deve mostrare un tocco personalizzato».
Ma è anche l’ambiente che ci rappresenta, con un cambiamento fondamentale nella percezione dell’intimità: ciò che un tempo veniva celato oggi fa a gara con l’ambiente di rappresentanza di una volta, il salotto. Già circa un decennio fa gli hotel hanno cominciato a fondere le due zone intime del letto e del bagno, con i due ambienti separati dallo spazio abitativo da grandi lastre di vetro, e oggi questa tendenza prende piede anche in casa.
Antonio Citterio, che per AXOR ha disegnato il classico senza tempo AXOR Citterio, considera la selezione e la distinzione fondamentali anche nei nuovi microappartamenti: «Se ho a disposizione solo un ambiente di piccole dimensioni, è ancora più importante progettarlo con elementi ricercati e preziosi». I semplici prodotti standard, quindi, non sono più sufficienti. Qui comincia il gioco delle diverse superfici e finiture in una gamma di prodotti il più possibile ampia e in una profondità di assortimento corrispondente: dal lavabo alla doccia alla vasca, e la capacità di adeguare singolarmente il prodotto rendendolo su misura.
Tutto questo si ripercuote sul design, che può rivelarsi estremamente impegnativo. Chi si trova a scegliere, vede nella differenziazione non un semplice slogan, ma l’opportunità di esprimere la propria personalità: dalla scelta dei materiali e dall’allestimento delle finiture fino all’individuazione del colore, un processo promosso e spinto da caratteristiche di differenziazione creative e da una funzionalità intuitiva.