«L’attenzione al ‘bene casa’ e le caratteristiche di salubrità, sostenibilità e durevolezza della ceramica – ha dichiarato il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani questa mattina in conferenza stampa presentando i più recenti dati del mercato – hanno spinto in alto il consumo di ceramica nei diversi continenti».
Una crescita particolarmente marcata in Italia, che nel primo trimestre 2021 ha registrato un incremento di fatturato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 18,9 per cento nel mercato nazionale (+7,2% l’export). «Gli incentivi previsti dal Recovery Plan e la semplificazione burocratica– ha proseguito Savorani – possono rendere duratura e consistente questa crescita».
Sull’altro versante c’è preoccupazione per i fortissimi e repentini rialzi nei costi dei fattori produttivi, quali pallet, plastica e cartone per imballaggi e noli marittimi, dove talvolta – prosegue Savorani – «non riusciamo a spedire a causa dell’indisponibilità dei container. Per il gas metano il rialzo è doppio: alla crescita del costo della materia prima – dagli 8 euro dello scorso anno ai 20 attuali – si aggiunge anche quella della CO2 determinata dal sistema dell’Emission Trading, dove i 15 euro a tonnellata di 10 mesi fa solo volati ai circa 50 adesso, anche a causa della speculazione finanziaria».
Chi ritiene la ceramica un prodotto ‘energivoro’, ha ricordato il presidente, trascura il fatto che si tratta di un materiale di elevata durabilità: il suo ciclo di vita è di almeno cinquant’anni, a fronte di 20 minuti di cottura a 1.200°C: un fattore che dovrebbe rientrare nella valutazione complessiva di impatto ambientale.
Complessivamente, le 271 aziende dell’industria ceramica italiana occupano circa 26.750 addetti e sviluppano un fatturato di 6,2 miliardi di euro, a cui va aggiunta l’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America. Nel 2020 hanno venduto 391 milioni di metri quadrati di piastrelle e lastre ceramiche – l’86% dei quali all’estero – e 3,1 milioni di pezzi di ceramica idrosanitaria.
Un’altra nota positiva emersa in conferenza stampa l’organizzazione del prossimo Cersaie (27 settembre – 1 ottobre) già ampiamente sold-out e con un nutrito gruppo di aziende in lista di attesa.