Interior Desires / Dove abita la moda

Mobili d’antiquariato e atmosfere dal sapore domestico per uno shopping lento, senza alcuna fretta. Sono questi i dettagli che rendono unici e riconoscibili in tutto il mondo i nuovi negozi di Officina Slowear, gruppo veneto del settore moda che ha affidato all’architetto Carlo Donati l’incarico per la realizzazione di un concept retail unico che identifichi ovunque i propri punti vendita.

Officina Slowear in via Solferino a Milano (foto ©Luca Nizzoli Toetti)

Un approccio allo stile lento, lontano dal clamore e dalle spettacolarizzazioni così frequenti dell’ambito fashion. È questa la filosofia del marchio di abbigliamento Slowear che l’architetto Carlo Donati ha voluto condensare nel nuovo concept di interior design Officina Slowear. La decisione è stata presa dopo l’apertura di tre negozi realizzati da tre differenti studi di progettazione – lo studio Carlo Donati si è occupato dello store di Hong Kong – caratterizzati dunque da linguaggi architettonici, materiali e forme eterogenee. Distaccandosi dal design vistoso degli anni ’80 e dal freddo minimalismo degli anni ’90 ma anche della frequente scelta adottata da alcuni marchi di rendere i propri negozi totalmente identici nello stile indifferentemente dal punto del globo in cui si trovano, il nuovo concept architettonico dei negozi Slowear vuole invece riflettere l’unicità e la personalità del luogo in ambienti accoglienti che permettano alla clientela di sentirsi a proprio agio e di prendersi il proprio tempo. La progettazione degli store prevede alcuni punti in comune: uno schema ripetibile che rappresenta il filo conduttore di tutte le nuove realizzazioni, moquette dall’intenso colore bordeaux, arredi disegnati su misura in rovere invecchiato, un tavolo centrale che funge sia da cassa che da bancone espositivo e una zona lounge più riservata con poltrone e tavolini di modernariato. A tali elementi si aggiungono dettagli unici come i mobili scandinavi anni ’40 e ’50, una passione condivisa dalla proprietà con l’architetto Donati che rivela molto dell’approccio ‘lento’ indicato fin dal nome dal marchio Slowear.

 

Arch. Carlo Donati (foto ©Andrea Olivo)

Carlo Donati(Zibello, Parma, 1965) dopo aver conseguito la laurea in architettura nel 1992 presso il Politecnico di Milano, collabora con lo studio Belgiojoso al progetto di ristrutturazione dei chiostri di Sant’Eustorgio e di Palazzo Reale a Milano. Dal 1993 al 1995 lavora per lo studio Gregotti Associati alla realizzazione dei piani particolareggiati dei PRG di Torino e Livorno. In qualità di consulente responsabile per l’architettura del gruppo Versace, nel 1995 risiede a New York e si occupa dei lavori di ristrutturazione della townhouse di Gianni Versace. Nel 1996 fonda insieme a Adriano Donati e Massimo Avanzini la Farnese Contract, general contractor edile che collabora con affermati studi di progettazione. Vive e lavora a Milano, dove dal 1999 il suo studio si occupa della progettazione di residenze di prestigio, uffici, resort e negozi in Italia e all’estero, curando l’immagine dei saloni Aldo Coppola e degli showroom e negozi dei brand Liberty of London e Slowear. L’approccio minimale al progetto è sempre contaminato da suggestioni cromatiche e grafiche ispirate dal contesto e viene seguito in tutte le fasi di realizzazione, dagli aspetti costruttivi e impiantistici allo sviluppo dell’interior fino al disegno degli arredi. Come afferma l’architetto, la vera sfida consiste nel riuscire a cogliere le esigenze della committenza conciliandole con la propria personalità, per esprimere al meglio quelli che lui chiama gli interior desires: «La sensazione di riuscire a interpretare le aspettative di chi ti ha scelto, rinnovando la magia di dare una forma ai desideri, è impagabile, è il risultato di un’alchimia ogni volta unica».

 

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