Un’installazione permanente, visibile da Google Earth e dai voli dell’adiacente aeroporto di Peretola: è La Stella di Dante, creata da Felice Limosani con la consulenza scientifica di Stefano Mancuso e Pnat (Project Nature) nel Parco di San Donato a Novoli, nella prima cinta urbana di Firenze, in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri.
Le cinquanta querce trentennali della specie Quercus phellos, alte sei metri, dell’installazione creano un nuovo riferimento identitario del parco, sorto da pochi anni come elemento di riqualificazione del quartiere e come connessione verde tra le nuove edificazioni universitarie e residenziali da una parte, e il Palazzo di Giustizia dall’altra. E proprio al Palazzo di Giustizia si rivolge la punta a Est della Stella, che simbolicamente ha anche l’intento di riscattare l’immeritato esilio del Sommo Poeta.
Alla valenza simbolica si aggiunge il positivo impatto ambientale, con l’assorbimento di anidride carbonica e il rilascio d’ossigeno delle querce, la cattura dei composti inquinanti presenti nell’aria e un contributo al miglioramento della gestione delle acque urbane grazie all’aumentata permeabilità del suolo e la conseguente diminuzione delle spese di gestione ambientale.
«Ho interpretato il “visibile parlare” dantesco – commenta Felice Limosani a proposito dell’opera –trasformando le stelle ricorrenti nelle frasi di chiusura delle tre cantiche della Divina Commedia in un’installazione dalla forma “vivente”. Ispirandomi a Dante ho sperimentato, oltre la funzione estetica, la ricerca di connessioni più ampie dei significati che il Sommo Poeta ci ha lasciato. In questo periodo, creare valore a lungo termine tra arte e ambiente con la persona al centro è una priorità».
E a proposito della scelta di alberi per realizzare un’installazione artistica «immagino che se Dante scrivesse oggi, la selva non sarebbe più un luogo così oscuro – ha aggiunto Stefano Mancuso – e la città celeste diventerebbe verde. Quest’opera di Felice Limosani ci ricorda che le piante possono cambiare il futuro delle nostre città».
La Stella di Dante è stata realizzata grazie al sostegno della maison di pelletteria fiorentina Il Bisonte Spa.