Land art, l’installazione di Claudia Comte nella maremma grossetana

Dovremmo saperlo da decenni che ‘In Nature Nothing Exists Alone’ eppure, dalla fondazione del Club di Roma (1972) o ancora prima, da quando Rachel Carson scrisse ‘Primavera silenziosa’ (1962), il libro che spiegava la scomparsa delle rondini avvelenate dagli insetti di cui si nutrono, a loro volta avvelenati da Ddt (che infatti venne vietato), la relazione dell’uomo con l’ambiente è solo peggiorata.

Questo ci ricorda In Nature Nothing Exists Alone, la grande installazione di Claudia Comte, visibile fino al 30 settembre in un campo di grano della Fattoria Stendardi, nel comune di Pescia Fiorentina (Grosseto).

Ideata per la quarta edizione di Hypermaremma, l’opera – lunga più di 100 metri – è realizzata con tronchi di pino provenienti dal Monte Amiata, tagliati in base al ciclo di diradamento selettivo necessario per la rigenerazione controllata delle foreste.

Curata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin – direttori fondatori della rivista internazionale CURA. – e realizzata con il supporto di Fattoria Stendardi e Giorgio Stefanelli, l’installazione ha il patrocinio di Comune di Capalbio, Istituto Svizzero, Touring Club Italiano e Rai Toscana.

Claudia Comte

Claudia Comte è nata a Grancy, vicino a Losanna, nel 1983. Lavora tra i diversi media, spesso combinando sculture o installazioni – il corpo principale delle sue opere – con dipinti murali, video e performance, creando ambienti in cui le opere si relazionano tra loro con ritmo visivo che è allo stesso tempo metodico e giocoso.
Elementi come la foresta, i videogiochi, i fumetti e i film di fantascienza hanno contribuito e continuano a contribuire alla creazione di un linguaggio ricco di rimandi reali e immaginari.
Il suo lavoro – esposto in numerose mostre personali in Europa – è definito dall’interesse per la memoria dei materiali e da un’attenta osservazione della relazione tra uomo e tecnologia.

Hypermaremma

Hypermaremma è un’associazione culturale no profit fondata da Carlo Pratis, Giorgio Galotti e Matteo d’Aloja che opera dal 2019 per la produzione e la promozione dei linguaggi dell’arte contemporanea in Maremma attraverso l’intervento di artisti contemporanei invitati a relazionarsi con il territorio e la sua storia.

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