Tra il 15 e il 17 febbraio in Arabia Saudita, in occasione dell’AlUla Arts Festival, verrà inaugurata Design Space AlUla, la prima galleria permanente di AlUla dedicata al progetto.
L’architettura è dello studio Giò Forma (che sempre ad AlUla nel 2019 aveva già realizzato, con Black Engineering, la famosa sala da concerti Maraya, con le pareti a specchio che riflettono le rocce del deserto circostante). Il Design Space è un edificio contemporaneo realizzato in acciaio corten, vetro e cemento levigato. L’architettura rende omaggio ai portali frangivento ampiamente utilizzati negli edifici tradizionali di Al-Ula mentre i prospetti sulla piazza pubblica e sulla corte interna riprendono i motivi delle mashrabiya, schermando i raggi solari diretti e favorendo la ventilazione naturale all’interno dell’edificio.
Design Space AlUla offre spazi per laboratori, archivi e sale espositive. Progettato per favorire la collaborazione tra professionisti, studenti e appassionati, il centro si propone come catalizzatore di idee per AlUla, rafforzando l’importanza culturale e il fervore creativo della città araba.
La mostra inaugurale (15 febbraio – 1 giugno 2024) curata dalla direttrice, l’architetto e urbanista Sara Ghani, si intitola Mawrid: Celebrating Inspired Design e comprenderà progetti di urbanistica e di architettura come il progetto di riqualificazione di Madrasat Addeera, (Hopkins Architects), il futuro Azulik Eco Resort dalle forme organiche ispirate all’erosione delle rocce desertiche (Roth Architecture), il progetto di ristrutturazione della storica Moschea Ammar Bin Yasser (SAL Architect) e il masterplan dell’intero AlUla’s Cultural Oasis District di Prior + Partners in collaborazione con Allies and Morrison.
Saranno presentati anche i lavori dei finalisti della seconda edizione dell’AlUla Design Award, Imane Mellah, Teeb, Sara Kanoo e Shaddah Studio, e un estratto della prima edizione dell’AlUla Design Residency, un programma quinquennale che riunisce designers ed esperti per lavorare insieme su diverse discipline, come lo sviluppo delle infrastrutture e la progettazione architettonica, studiando gli interventi pubblici e l’arredo urbano, la sostenibilità e i materiali da costruzione locali. Nel progetto sono coinvolti: bahraini-danish (Bahrain – Danimarca,) Hall Haus e Studio Leo Orta (Francia), Studio Raw Material (India) e Leen Ajlan (Arabia Saudita).
Nella penisola arabica all’altezza del 27esimo parallelo, AlUla – che sta diventando una nuova destinazione turistica internazionale – si estende su 22.561 chilometri quadrati e comprende un’oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti di patrimonio culturale risalenti a migliaia di anni, dal periodo dei regni Lihyan, Dadan e Nabateo.
Il sito più conosciuto è Hegra, primo sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco in Arabia Saudita, nell’antichità capitale commerciale del regno nabateo al crocevia di scambi tra Egitto, penisola arabica e Siria, che conserva una necropoli le cui tombe, con imponenti facciate scavate nelle formazioni di arenaria, circondano un insediamento urbano fortificato.