Il resort nella roccia di Jean Nouvel a Sharaan, i primi render

Sarà completato entro il 2024 il Sharaan Resort di Jean Nouvel fra le dimore di pietra di AlUla, l’oasi culturale nel nord-ovest dell’Arabia Saudita.
Situato nel profondo della Sharaan Nature Reserve, il progetto attinge il proprio concept dalle vicine meraviglie nabatee di Hegra, il primo Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco dell’Arabia Saudita, che riaprirà il 31 ottobre insieme ad altri siti culturali arabi, tra cui Dadan e i canyon di Jabal Ikmah.

 

Concept del patio interno al resort.

I primi disegni di progetto mostrano l’interpretazione moderna dell’antico stile di vita nabateo, con strutture monumentali scolpite nella roccia che rispettano e preservano in modo sostenibile il paesaggio.
Nouvel, già autore del Louvre di Abu Dhabi e del Museo nazionale del Qatar, vede in questo resort l’opportunità di dare vita a una forte esperienza dimensionale, sensoriale ed emotiva ai confini tra l’ambiente, l’architettura e l’arte dove il suono, la musicalità, la consistenza, il tocco, la potenza e la complessità della natura sono ovunque, dalle pietre finemente spezzettate dei balconi alla singolare granulosità di ciascuna parete rocciosa.

 

Veduta aerea dell’architettura mimetica circondata dal deserto.

L’architetto francese ha integrato nel progetto il modo in cui i Nabatei interagivano con l’ambiente, sia verticalmente sia orizzontalmente, per riconnettersi con la terra e realizzare habitat sostenibili, al riparo dal caldo estivo e dal freddo invernale.
Con l’approccio tipico di un curatore museale, il progettista invita così i viaggiatori a intraprendere un viaggio attraverso migliaia di anni di civiltà e strati geologici all’interno di ogni dettaglio del suo design.

 

Il resort è costruito nel paesaggio della Sharaan Nature Reserve.

Il vincitore del Pritzker Prize 2008 ha sottolineato così l’importanza di preservare un territorio così unico: «AlUla è un museo. Ogni wadi e costone, ogni tratto di sabbia e profilo roccioso, ogni sito geologico e archeologico meritano la massima considerazione. È fondamentale mantenerne intatte le peculiarità e preservare la sua attrattiva che si basa in gran parte sul suo carattere remoto e a tratti arcaico. Dobbiamo salvaguardare al tempo stesso un piccolo mistero così come la promessa di scoperte future. Il nostro progetto non deve mettere a repentaglio ciò che l’umanità e il tempo hanno consacrato. Deve celebrare le linee ed il genio dei Nabatei senza risultarne una caricatura. Questo atto di creazione diventa un vero gesto culturale».

 

Un ascensore panoramico porterà gli ospiti direttamente nel cuore della struttura, offrendo loro un viaggio attraverso strati geologici di milioni di anni.

Sharaan by Jean Nouvel Resort includerà quaranta suite, tre ville, quattordici padiglioni. La struttura dedicata all’ospitalità costituirà un elemento chiave della strategia della Royal Commission for AlUla (RCU) per lo sviluppo di AlUla come destinazione di interesse globale per cultura, storia ed eco-turismo.
È stata concepita secondo le linee guida della Charter of AlUla, documento che include dodici principi guida, che impegna la RCU a uno sviluppo futuro di lungo termine. Un approccio che bilancia innovazione, patrimonio, arte e cultura dando linfa al potenziale economico per fornire nuove opportunità alla comunità locale.

AlUla, di cui abbiamo recentemente mostrato il progetto del Maraya Concert Hall, prevede di ospitare due milioni di visitatori l’anno entro il 2035.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top