Lo scorso 12 gennaio il magnifico rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha conferito a Marcello Gandini, uno dei più grandi car designer del secolo, la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica. Gandini, nato a Torino nel 1938, si è occupato di design fin dalla giovane età, iniziando nell’ambito dell’arredamento di interni e proseguendo poi con la progettazione delle automobili.
«A 16 anni – ha confessato Gandini nel corso della lectio magistralis – con il denaro che mi era stato assegnato per comprare un libro di latino, acquistai invece un testo di meccanica, di Dante Giacosa. L’ingegneria, applicata al design e alla progettazione dell’auto, è stata la mia prima passione e il filo rosso di tutto la mia professione».
Presso Bertone, dove divenne direttore dello Stile, Marcello Gandini lavorò a modelli entrati nella storia come Lamborghini Miura, Ferrari Dino e Lancia Stratos e tanti altri. Come designer indipendente ha poi firmato collaborazioni con molte case automobilistiche tra cui Renault, Lamborghini, Maserati, Nissan, Toyota e Subaru. Di recente il suo impegno si è concentrato sulla ricerca e sull’innovazione, in particolare con l’obiettivo di reinventare il modo in cui un’automobile viene prodotta, ottenendo da questa continua ricerca una serie di brevetti e invenzioni.
«Nel corso di una carriera lunga e piena di successi, Marcello Gandini è stato non soltanto un maestro del Design, ma anche un uomo con grande capacità di visione ingegneristica – ha sottolineato il professor Massimo Rossetto nella sua laudatio.
«Una figura di inventore d’altri tempi, che sa concretizzare il suo pensiero attraverso il progetto e rendere fruibili le sue idee a tutti. I suoi progetti hanno sempre mostrato la capacità di concepire gli oggetti come un tutt’uno tra meccanica, tecnologia ed estetica, ricercando sempre soluzioni innovative».