LE CAVE BIANCHE DI FAVIGNANA

Il Cave Bianche Hotel di Favignana, progettato da Rosario Cusenza e Maria Salvo dello studio Cusenza+Salvo di Valderice (TP), è luogo di insolita bellezza. Si tratta di una struttura alberghiera ipogea collocata all’interno di una cava di calcarenite dismessa, fatta di pareti a strapiombo e spazi a cielo aperto.

Oggetto del progetto era il recupero di una cava a fossa, posta dodici metri sotto il piano campagna e di quasi 10mila mq di superficie, e la contemporanea realizzazione di una struttura alberghiera. I profondi muri di calcarenite, veri monoliti spessi fino a cinque metri, hanno definito il dimensionamento e lo sviluppo planimetrico e altimetrico del complesso.

la piscina dell´hotel

L’albergo è costituito da una sequenza di volumi che dal piano campagna si spingono fino alla sommità, separati l’uno dall’altro da tagli verticali che lasciano filtrare la luce che illumina dall’alto gli spazi interni.

Il complesso, che conta 39 camere, è suddiviso in due parti, distanziate l´una dall´altra da una feritoia che taglia l´edificio  in tutta la sua altezza.

una vista d´insieme del luogo, una ex-cava di calcarenite. L´estrazione era l´attività principale di Favignana (foto ©Rosario Cusenza)

La luce naturale penetra dall´alto all´interno dei tre piani di elevazione: una soluzione mutuata dai pozzi di luce che venivano realizzati per illuminare l´attività lavorativa all´interno delle cave.

Il blocco di tufo faccia a vista è l´unico materiale utilizzato per la costruzione degli edifici che, come nella tradizione costruttiva locale, ha permesso di reinterpretare la poetica del “non finito”.

La luce penetra nell´interno dall´alto (foto ©Rosario Cusenza)

La storia di questo edificio ha ormai qualche anno di vita alle spalle e rappresenta un esempio riuscito di ospitalità mediterranea secondo una filosofia di benessere naturale che trova espressione anche negli interni, con pavimenti in pietra naturale, materiali insonorizzanti realizzati con un impasto di legno e magnesite, arredi in legno trattati con vernici atossiche. 

Il non finito che caratterizza molti paesaggi mediterranei assume nel progetto di Cusenza+Salvo una connotazione poetica in sintonia con la natura del luogo

 

La volontà di ridurre al minimo l’impronta ambientale (l’albergo è un caso esemplare di recupero del territorio e di riutilizzo del suolo) si completa con l’adozione di sistemi energetici e idrici a impatto zero, acque depurate e riutilizzate per irrigare le aree verdi, e con l’impiego di tecnologie costruttive non invasive.

 

Cabine doccia duka

Per l’arredo dei bagni il Cave Bianche Hotel ha scelto cabine doccia Dukessa S 3000 di duka, azienda di Bressanone.

Fornite al committente da Vultaggio srl, le cabine doccia installate valorizzano gli ambienti con luminosi profili verticali che offrono sicurezza e affidabilità. Il trattamento del vetro temperato riduce al contempo la formazione di aloni e calcare.

Il sistema di regolazione integrato nel profilo semplifica l’installazione e le ante sganciabili nella parte inferiore permettono una pulizia più accurata e veloce. Il sistema sali/scendi dei battenti infine salvaguarda le guarnizioni e rende la cabina più longeva, anche se sottoposta an uso frequente.

 

Cave Bianche Hotel

  • località isola di Favignana
  • anno di realizazzione 2008
  • superficie lotto  mq. 13.000,00
  • superficie edificata mq. 3.500,00
  • progetto architettonico Studio Cusenza+Salvo
  • impresa di costruzione Egadi Factory

Cave Bianche Hotel nel 2011 ha ricevuto il Premio internazionale Ischia Di Architettura come miglior progetto di struttura ricetttiva e nel 2012 è stato finalista Menzione d´Onore alla Medaglia d´Oro all´Architettura Italiana Triennale di Milano.

 

Cusenza+Salvo

Rosario Cusenza si laurea a Firenze con G. Klaus Koenig. Collabora per due anni con Leonardo Ricci al corso di urbanistica. Intraprende un lungo sodalizio professionale con Cristiano Toraldo di Francia (Superstudio) con cui progetta e realizza un teatro all´aperto e una banca. Maria Salvo si laurea a Firenze e subito intraprende l´attività professionale con Rosario Cusenza fondando nel 1980 lo studio omonimo, che ha ricevuto numerosi premi in concorsi di progettazione, mostre e seminari.

 

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