Situata nell’antico quartiere ebraico medievale, la basilica di Santa Croce rappresenta la massima espressione del barocco leccese. Eretta a partire dal 1549 su incarico dei padri Celestini e completata nel 1699, fu progettata dai più grandi architetti della Lecce cinquecentesca e seicentesca che diedero vita all’edificio che conosciamo, unico per bellezza e varietà di stili.
All’interno della basilica sono stati ultimati i lavori di messa a punto del nuovo impianto illuminotecnico, progettato dall’ingegnere Mario Torchio, e volto alla valorizzazione delle sue caratteristiche architettoniche e artistiche.
L’obiettivo del progetto è stato quello di migliorare la fruizione della chiesa ed esaltarne i dettagli decorativi per fedeli e visitatori che lamentavano una scarsa illuminazione soprattutto nella parte alta della chiesa, i cui particolari decorativi e architettonici si perdevano nella penombra.
Il progetto si è basato innanzitutto su un attento studio dell’effetto della luce naturale sulla pietra bianca leccese che predomina all’interno dello spazio e che crea un armonico contrasto con il legno dei cassettoni a soffitto su cui è collocata la tela della Santissima Trinità.
Per ottenere la massima resa luminosa si è optato per una illuminazione omogenea e diffusa, usando apparecchi di temperatura colore di 3000K di iGuzzini, e si è scelto di creare diversi scenari luminosi personalizzabili a seconda delle necessità, liturgiche o di fruizione culturale.
L’illuminazione utilizza tre tipologie di proiettori, di diverse dimensioni e potenze per poterli inserire ad altezze diverse.
In particolare, gli apparecchi Front Light e View, di potenza e dimensioni maggiori, sono stati inseriti sui cornicioni e sulle imposte della volta ovvero nei punti più alti della basilica, per assicurare una illuminazione omogenea degli ambienti; ai proiettori Palco Low Voltage è stato, invece, affidato il compito di illuminare le cappelle laterali.
Ci sono poi alcuni punti di interesse sempre accentuati, come il tabernacolo su cui è concentrata l’ottica super spot di un proiettore Front Light e il dipinto dedicato alla Trinità che si trova al centro del soffitto a cassettoni, oltre ad alcuni particolari della ricchissima decorazione della chiesa.
L’intervento ha permesso di ottenere un risparmio energetico del 75%, rispetto al precedente impianto, grazie all’installazione di 260 proiettori iGuzzini a Led, con potenze variabili da tre a quarantasei watt che impiegano complessivamente una potenza globale di poco superiore ai 5 kW, contro i 20 kW dell’impianto precedente.