Slowbuilding, call per la Biennale Architettura di Tallinn 2022

Un concorso di architettura in due fasi per realizzare un’installazione sperimentale nel centro di Tallinn in occasione della sesta Biennale di Architettura (TAB) che si svolgerà da settembre 2022 nella capitale dell’Estonia. Il programma, intitolato “Slowbuilding”, prevede la progettazione di un’installazione temporanea in un’area verde pedonale del centro della capitale, di fronte al Museo dell’Architettura Estone, lungo la strada che collega il porto al centro storico della città.

Il concetto di “lentezza” è in sintonia con il tema principale della Biennale: “Edible. Or, the Architecture of Metabolism”. Un tema strettamente collegato ai principi che decenni fa ispirarono la nascita in Italia del movimento Slow Food, che agì per limitare la perdita di biodiversità e delle tradizioni gastronomiche locali considerando la produzione di cibo come nutrimento e salvaguardia delle comunità anziché sfruttamento intensivo dei campi.
Allo stesso modo l’architettura e l’edilizia, fortemente automatizzate, standardizzate e globalizzate, rischiano di appiattire la diversità e di distruggere le eredità e le identità culturali dei luoghi.

«Ponendosi in contrapposizione con questa tendenze, il programma del concorso – spiegano dal gruppo curatoriale di questa specifica installazione – invita i partecipanti a esplorare il rapporto tra tecnologia digitale e lentezza, sempre più importante in un mondo di risorse fisiche limitate e capacità di calcolo in aumento esponenziale».

I curatori del programma 'Slowbuilding' Gwyllim Jahn, Cameron Newnham, Soomeen Hahm e Igor Pantic. Sullo sfondo l'installazione che realizzarono per l'edizione 2019 della TAB (ph ©Ever Palmets).

Le proposte attese dovranno dunque basarsi su una visione di lungo respiro, incentrata sull’uomo, con progetti capaci di valorizzare la maestria artigianale del costruire, la fabbricazione analogica, l’uso e il riutilizzo di risorse e materiali locali, l’inventiva e l’improvvisazione, l’adattamento all’ambiente e un senso di meraviglia e di gioia.

«La pandemia ha svelato la fragilità degli attuali processi di produzione globalizzati e – affermano i curatori della TAB Areti Markopoulou e Lydia Kallipoliti – rivelato l’esigenza di nuove sistemi economici, di logistica e di produzione alimentare più vicini ai territori, nonché il valore dell’economia circolare. D’altra parte, l’industria delle costruzioni continua a seguire un modello che si basa sull’uso intensivo delle risorse ed è una delle principali cause della produzione di rifiuti su scala globale. In questa luce abbiamo bisogno di chiedere più architettura. Invitiamo i partecipanti a mettere a fuoco proposte di approccio locale e circolare alla costruzione ripensando creativamente l’uso delle tecnologie digitali e dell’automazione».

L'installazione realizzata per la prima edizione della TAB, nel 2015, da Sille Pihlak e Siim Tuksam (ph © Tõnu Tunnel).

La deadline della prima fase è fissata al 22 aprile 2021. Da quella data si svolgerà la preselezione, invitando i candidati in short list a presentare un approfondimento della propria proposta entro il 10 settembre. Al vincitore verrà assegnato un budget di 15mila euro per la costruzione dell’installazione.

La giuria di valutazione dei progetti è composta da Roland Snooks (Kokkugia, RMIT – Australia), Kathrin Döfler (dorfundrust, TU Munich – Germany) e Peeter Pere (Peeter Pere Arhitektid – Estonia).

 

Per richieste di informazioni (entro il 15 aprile) e l’invio del wetransfer di candidatura (entro il 22 aprile): info@tab.ee

Il sito dell'installazione (che dovrà avere un'altezza massima di 5 metri).

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