L’iceberg di Mario Cucinella per l’ospedale San Raffaele

Firmato da Mario Cucinella Architects, l’edificio del nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’ospedale San Raffaele è una struttura all’avanguardia, totalmente incentrata sui principi di umanizzazione delle strutture ospedaliere.
Lo studio di progettazione ha perseguito un’idea di sostenibilità strettamente legata alla qualità dello spazio ospedaliero, qui considerata come strumento cardine per coadiuvare il percorso di guarigione.

 

Il rivestimento, la pelle bianca dell’iceberg, è un sistema di lame in ceramica antismog di ultima generazione: un materiale in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico e con funzioni antibatteriche, ph. ©Duccio Malagamba.

 

Il nuovo edificio è composto da due grandi elementi complementari tra loro, sia sul piano architettonico che funzionale: la piastra tecnica che ospita le funzioni ospedaliere più importanti (come il blocco chirurgico, la terapia intensiva e il pronto soccorso) e la torre, all’interno della quale trovano posto reparti di degenza, studi medici e ambulatori di visita.
La piastra tecnica, di un solo piano fuori terra, è improntata al massimo pragmatismo, anche formale, per assicurare funzionalità e flessibilità alle attività ospitate e per garantire riconoscibilità e brevità agli accessi e ai percorsi.

 

Il progetto appena concluso è il primo ospedale in Italia certificato Leed Gold, ph. ©Duccio Malagamba.

La torre è concepita come luogo della guarigione. Caratterizzata da un’immagine architettonica composta da superfici curve, è scandita da linee slanciate verso l’alto che ne alleggeriscono le masse. La lieve curvatura dei prospetti permette di differenziare la vista esterna dalle camere di degenza, e migliora l’accesso alla luce naturale nella parte centrale della facciata. Un altro elemento caratterizzante dell’involucro sono le ampie superfici vetrate in corrispondenza degli angoli dell’edificio, dove sono stati ricavati dei soggiorni comuni per le degenze.

Interamente rivestito in vetro, l’involucro è scandito da lamelle verticali a tutta altezza che svolgono una duplice funzione bioclimatica. Grazie alle ombre portate sulle vetrate, questi frangisole contribuiscono alla riduzione dei carichi termici causati dall’irraggiamento solare, abbattendo il fabbisogno energetico legato alla climatizzazione degli spazi interni e incrementando la quantità di luce naturale diffusa negli ambienti per effetto della riflessione sulle superfici ceramiche.
Uno speciale rivestimento catalitico al biossido di titanio rende le stesse lamelle delle vere e proprie trappole di particelle inquinanti presenti nell’atmosfera che, inertizzate dai raggi solari, sono poi dilavate dalle precipitazioni atmosferiche.

 

La qualità dello spazio esterno e interno, i colori, la modalità con cui sono progettate le stanze, le aree comuni, hanno l’obiettivo di dare dignità alle persone e di rappresentare una reale forma di cura, ph. ©Duccio Malagamba.

 

Come spiega Mario Cucinella, fondatore di Mario Cucinella Architects: «Abbiamo lavorato con la chiara intenzione di realizzare un edificio in grado di migliorarne molto il comfort. Un edificio che avesse bisogno di pochissima energia per il riscaldamento trattenendo il calore, e che richiedesse poco raffreddamento perché capace di generare poco guadagno termico. Sicuramente il nuovo Polo chirurgico e delle Urgenze del San Raffaele è tra i progetti che meglio raccontano l’impegno dello studio sul fronte della sostenibilità, e la sua iconica facciata ne è il simbolo».

Riguardo alla funzionalità, il project director Marco dall’Agli Valletti (MC A), spiega che il nuovo edificio «scardina molti dei luoghi comuni dell’architettura ospedaliera. Finalmente abbiamo potuto dimostrare che un ospedale del nostro tempo può essere funzionale, flessibile, efficiente e allo stesso tempo un luogo bello e piacevole, dove trovare il tempo e la serenità per curarsi e guarire».

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