Lighthinking Space, l’idea di ufficio secondo iGuzzini

Recentemente iGuzzini ha presentato alla stampa il nuovo Lighthinking Space, la riconfigurazione del terzo piano, originariamente riservato agli uffici direzionali, del building amministrativo e commerciale che sorge nel campus di Recanati dell’azienda di illuminazione.

L’intervento dello studio di architettura Ampl (Alessandro Pedron e Maria La Tegola) trasforma lo spazio nel manifesto della visione strategica di iGuzzini, come spiega il Ceo dell’azienda di illuminazione Cristiano Venturini, «con l’intento di comunicare alla nostra community i valori che devono guidare la nostra crescita, uno spazio aperto, trasparente e professionale tutti si sentano liberi di esprimersi e interagire in maniera rispettosa e umana, per condividere codici e metodi sentendosi parte di una collettività e contribuendo in maniera attiva al percorso aziendale».

 

Ph. ©Alessandra Chemollo

 

Nel Lighthinking Space, casa e lavoro si contaminano per creare un luogo capace di soddisfare esigenze professionali e benessere della persona e inglobare tecnologia e design, rappresentando al meglio la nuova visione aziendale secondo la quale la storica vocazione illuminotecnica di iGuzzini evolve per creare prodotti adatti anche ai contesti living, come la collezione Living Vibes, che attinge al patrimonio di cultura, ricerca e sperimentazione ingegneristica sviluppato dall’azienda negli ultimi trent’anni e che quest’anno con il sistema Libera (design Artec Studio), Allure, BeTwo (Alfonso Femia, AF Design) e Whisper si è arricchita di quattro nuove creazioni.

 

Ph. ©Alessandra Chemollo

 

Il nuovo spazio polifunzionale di 400 metri quadrati può ospitare fino a 50 persone contemporaneamente e si compone di cinque isole-incontro, identificate da colori specifici, con diverse configurazioni e tutte dotate di monitor, angoli lounge e conversazione, aula presentazioni, sala meeting con sistema audio-video e lavagna interattiva, kitchenette zona biblioteca/emeroteca con una vasta selezione di pubblicazioni anche in prestito.

 

lo schema delle aree e dei colori, courtesy Apml Architetti

 

La luce è diffusa nell’ambiente dagli apparecchi miniaturizzati Laser Blade XS High Contrast installati su binari Superrail. I proiettori Palco creano le note d’accento. La vegetazione è valorizzata da Underscore InOut applicato all’interno dei vasi. I pannelli fonoassorbenti e gli apparecchi Light Shed in versione sound absorbing migliorano ulteriormente le condizioni ambientali garantendo un elevato comfort acustico.

 

Ph. ©Alessandra Chemollo

 

Piante, arredi colorati e tecnologie multimediali attualizzano così il terzo piano dell’edificio progettato da Mario Cucinella che quando venne inaugurato, nel 1997, era uno dei primi edifici bioclimatici d’Italia, con un grande atrio centrale a tutt’altezza funzionante come ‘vuoto impiantistico’ di un naturale sistema di circolazione dell’aria che contribuisce al raffrescamento degli ambienti, l’uso prevalente del vetro per assicurare il massimo apporto di luce naturale, le lamelle della copertura metallica e della alla parete sud dell’involucro per regolare l’apporto solare diretto e veneziane e mensole interne che riflettevano la luce naturale verso il soffitto.

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