Liu Jiakun è il vincitore del Premio Pritzker 2025

Secondo Liu Jiaukun, designato ieri vincitore del Pritzker Architecture Prize 2025, «L’architettura dovrebbe svelare qualcosa: dovrebbe astrarre, distillare e rendere visibili le qualità delle persone che abitano un luogo. L’architettura ha il potere di modellare il comportamento umano e di creare atmosfere capaci di offrire un senso di serenità e poesia, di evocare compassione e gratitudine e di coltivare un senso di condivisione comune».

Con il suo studio di Chengdu, Liu ha saputo creare aree pubbliche in città densamente popolate dove lo spazio manca. Moltiplicando le tipologie all’interno del medesimo progetto, ha innovato il ruolo degli spazi civici per far fronte a quella varietà di esigenze di una società diversificata. West Village (Chengdu, Cina, 2015) è un progetto di cinque piani che si estende su un intero isolato, contrastando visivamente e contestualmente con la matrice dei caratteristici edifici medi e alti.
Un perimetro di percorsi ciclopedonali avvolge al suo interno un vivace insieme di attività culturali, sportive, ricreative, lavorative e commerciali, consentendo al contempo al pubblico di affacciarsi sull’ambiente circostante.

 

West Village a Chengdu (2015), Photo courtesy of Qian Shen Photography.

 

Il Dipartimento di Scultura dell’Istituto di Belle Arti di Sichuan (Chongqing, Cina, 2004) presenta una soluzione alternativa per massimizzare lo spazio, con livelli superiori che sporgono verso l’esterno per estendere la metratura di un’area ristretta.

 

Dipartimento di scultura dell’Istituto di Belle Arti di Sichuan (2004). Photo courtesy of Arch-Exist.

 

«Le città tendono a segregare le funzioni – ha commentato Alejandro Aravena, presidente di giuria – ma Liu Jiakun adotta l’approccio opposto e nei suoi progetti promuove un delicato equilibrio per integrare tutte le dimensioni della vita urbana. In un mondo che tende a creare infinite e noiose periferie, Liu ha trovato il modo di costruire luoghi che sono allo stesso tempo edifici, infrastrutture, paesaggi e spazi pubblici. Il suo lavoro può offrire spunti importanti per affrontare le sfide dell’urbanizzazione, in un’epoca di città in rapida crescita».

In tutte le sue opere, Liu dimostra un rispetto per la cultura, la storia e la natura, raccontando il tempo e confortando gli utenti con la familiarità attraverso interpretazioni moderne dell’architettura classica cinese. Il tetto del Suzhou Museum of Imperial Kiln Brick (Suzhou, Cina, 2016) e le pareti finestrate del Lancui Pavilion of Egret Gulf Wetland (Chengdu, Cina 2013) reimmaginano la forma di padiglioni risalenti a molti millenni fa.
I balconi a gradoni del Novartis (Shanghai) Block – C6 (Shanghai, Cina, 2014) ricordano le torri di molte dinastie passate.
Il Luyeyuan Stone Sculpture Art Museum (Chengdu, Cina, 2002), che ospita sculture e reliquie buddiste, ricalca il modello di un giardino tradizionale cinese, bilanciando acqua e pietre antiche per riflettere il paesaggio naturale.

 

Luyeyuan Stone Sculpture Art Museum, Chengdu (2002). Photo courtesy of Bi Kejian.

 

Nella convinzione che il rapporto dell’uomo con la natura sia reciproco, gli edifici emergono e si dissolvono nell’ambiente circostante, come nel caso di The Renovation of Tianbao Cave District of Erlang Town (Luzhou, Cina, 2021), nel lussureggiante paesaggio roccioso della Tianbao Mountain.

 

The Renovation of Tianbao Cave District of Erlang Town, Luzhou (2021). Photo courtesy of Arch-Exist

 

Liu Jiaukun è nato a Chengdu, dove risiede e lavora da oltre quarant’anni. Con il suo studio Jiakun Architects ha sviluppato più di trenta progetti che spaziano da istituzioni accademiche e culturali a spazi civici, edifici commerciali e masterplan urbani in tutta la Cina. Tra i lavori più significativi figurano un museo degli orologi, Jianchuan Museum Cluster (Chengdu, Cina, 2007); il Dipartimento di progettazione del nuovo campus del Sichuan Fine Arts Institute (Chongqing, Cina, 2006), il Lodging Center of China International Practice Exhibition of Architecture (Nanjing, Cina, 2012), il Chengdu High-Tech Zone Tianfu Software Park Communication Center (Chengdu, Cina, 2010) e il Songyang Culture Neighborhood (Lishui, Cina, 2020).

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