Luigi Pellegrin, una mostra al Maxxi

In occasione del centenario della nascita, dal 17 dicembre il Maxxi di Roma dedica all’attività professionale di Luigi Pellegrin e al suo parallelo percorso artistico una retrospettiva che si muove tra visionari disegni di fantasia e la concreta possibilità di applicare queste visioni alla città di Roma.

Curata da Sergio Bianchi e Angela Parente, la mostra presenta al pubblico i due nuclei prevalenti del corpus di materiali conservati al Maxxi, attraverso suggestioni oniriche e surreali e progetti di macrostrutture da sviluppare sul territorio.

Luigi Pellegrin, “il primordiale ricordato prende forma nello spazio”, 1966. Courtesy Sergio Bianchi

 

In particolare, un focus sui suoi lavori per Roma negli anni Novanta con gli interventi immaginati per il Giubileo del 2000 e la ricerca svolta sulle aree delle Ferrovie che prefigura connessioni e sviluppi infrastrutturali ancora attuali e, per molti aspetti, futuribili.

 

Luigi Pellegrin, Assonometria dello studio del sistema di aggregazione per sovrapposizione, Fiera del Levante, Bari, 1978. Courtesy Sergio Bianchi

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