Marmomac 2024, le mostre in programma

Marmomac, la manifestazione di riferimento per l’industria della pietra naturale, torna a Veronafiere dal 24 al 27 settembre 2024.

Con oltre 1.500 espositori presenti ogni anno, la fiera costituisce una vetrina unica per avere una panoramica completa sulle ultime innovazioni sia a livello di prodotti litici sia di macchinari e strumenti per la lavorazione e la cura di marmi e graniti.
Marmomac è l’occasione per scoprire l’uso innovativo del marmo in infinite modalità d’impiego, evidenziando le sue applicazioni più all’avanguardia attraverso una serie di eventi collaterali, tra cui mostre, workshop e conferenze.

 

 

Il padiglione 1 ospiterà una selezione di aziende italiane e internazionali. L’edizione 2024 accoglierà di nuovo A Matter of Stone, con un layout progettato da Calvi Brambilla and Partner.
Il padiglione 10 – The Plus Theatre – curato nel concept da Giorgio Canale, si riconferma il centro della sperimentazione dedicata alla pietra naturale. Il tema di quest’anno sarà la materia, protagonista all’interno di un vero e proprio distretto che si sviluppa attorno a un viale centrale su cui si affacciano le mostre, l’area degli incontri e gli spazi di ristoro.
Le singole esposizioni sono state ideate per mettere in luce le molteplici sfaccettature della pietra naturale, offrendo una visione completa e approfondita della tematica, raccontando il costante rapporto tra la pietra e le macchine e mostrando le innumerevoli varietà presenti in natura e le più moderne lavorazioni tecnologiche.

Giorgio Canale, oltre alla curatela generale del padiglione, ha concepito la mostra Walk of Stone, ispirata alla celebre Walk of Fame hollywoodiana. La passerella di circa 300 metri quadrati mette in luce la straordinaria ricchezza dei materiali naturali, esaltandone differenze cromatiche, texture e dettagli.

 

Un’immagine di Marmomac 2023 in cui il 66% dei visitatori arrivò dall’estero, in rappresentanza di 138 nazioni.

 

La mostra Full/Empty, curata da Raffaello Galiotto, vede il coinvolgimento di designer internazionali e aziende del settore lapideo che, partendo dalla citazione di Giorgio Vasari secondo cui «la scultura è un’arte che levando il superfluo dalla materia la riduce a quella forma di corpo disegnata dall’artefice», esploreranno in libertà il rapporto tra il pieno e il vuoto con una serie di opere in marmo realizzate nell’epoca delle nuove strumentazioni digitali.
Il passaggio dall’azione manuale di un tempo alle lavorazioni a controllo numerico di fresatura abrasiva o di taglio con utensili diamantati e waterjet offre oggi nuove opportunità in termini di precisione, riproducibilità tecnica e utilizzo dello scarto.

Sempre a cura di Raffaello Galiotto è la mostra Viaggio al centro della tavola che raccoglie una serie di opere inedite da lui progettate: una composizione di tavoli in pietra formati da un piano d’appoggio ricavato da lastra e un centrotavola lavorato con le più evolute tecnologie numeriche., alla scoperta di diversi litotipi colorati e delle loro specifiche peculiarità, visibili sia in forma di lastra bidimensionale sia in versione tridimensionale di oggetto di design.

Dopo il successo della scorsa edizione, torna The Applaud, curata da Danilo Di Michele, che si ripropone di promuovere la cultura litica e mettere in luce le potenzialità della pietra naturale. Protagonista dell’installazione è Il Fazzoletto, ispirato a una delle prime opere disegnate da Fulvio Bianconi per Venini. Proprio quest’ultima azienda sarà coinvolta, insieme con altri partner per creare la scultura – realizzata durante la manifestazione – che saprà unire la resistenza e l’imponenza del marmo con la sofisticatezza e la delicatezza del vaso in vetro.

 

La mostra Ceci n’est pas un fossile, curata da Giuseppe Fallacara.

 

Nell’ambito di Marmomac meets Academies Giuseppe Fallacara cura la mostra Ceci n’est pas un fossile, realizzata con studenti di alcune università italiane ed estere e al supporto delle aziende del settore lapideo. Il progetto pone al centro il tema del design litico del futuro principalmente focalizzato sullo stretto rapporto tra sapere e saper-fare, tra teoria e pratica, tra manualità artigianale e tecnologia.

Adi Delegazione Veneto e Trentino-Alto Adige indaga il mondo progettuale nella mostra Architectural Modules (in apertura). L’architettura è in continua mutazione ed evolve da cantiere umido a sistemi per costruire a secco. I prodotti seriali e il design parametrico si integrano nel progetto di edifici e ambienti. Grazie alla collaborazione tra progettista e azienda si svilupperanno nuovi elementi costruttivi tridimensionali pensati per facciate, muri e spazi interni realizzati grazie alle tecnologie delle aziende partecipanti.
Infine il Best Communicator Award, il premio dedicato all’exhibit design giunto alla sua 16˚ edizione, celebrerà le aziende con il concept espositivo più originale e incisivo.

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