Aprirà a Verona il 26 settembre la 57esima edizione di Marmomac, la principale fiera mondiale della filiera della pietra naturale, dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e macchinari agli strumenti, con speciale attenzione e spazio dedicato alle soluzioni di design legate al mondo degli interni, dell’arredo e del contract del lusso.
Perché, spiega Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere, «oltre che per il suo profilo internazionale uno dei motivi del successo di Marmomac è proprio la scelta di coniugare il business alla cultura del prodotto, riconosciuta come valore aggiunto universale per ogni produzione Made in Italy».
Con questo obiettivo, la culla della sperimentazione di quest’anno sarà al padiglione 10, dove design, architettura e cultura della pietra incontreranno il business attraverso le mostre e un fitto palinsesto appuntamenti, workshop e talk nell’area Forum.
Al centro del padiglione 10 l’installazione The Applaud, un progetto curato da Giorgio Canale che esalta il processo di creazione di un’opera, celebrando l’apporto delle macchine di ultima generazione, delle tecnologie più moderne e dell’uomo alla trasformazione della pietra naturale.
Sempre al padiglione 10 Raffaello Galiotto curerà invece Herbarium Mirabile, una mostra che si propone come un erbario immaginario popolato da una serie di opere in marmo ispirate al regno vegetale. L’obiettivo della mostra è l’esplorazione delle potenzialità dei nuovi strumenti digitali nella lavorazione avanzata della pietra naturale e lo sviluppo di un nuovo linguaggio espressivo.
La formazione accademica è affidata a Giuseppe Fallacara che per l’edizione 2023 di Marmomac meets Academies che darà significato ai prototipi, realizzati dagli studenti in collaborazione con le aziende del settore, messi in mostra sotto una grande “volta sospesa” composta da elementi litici. Molti i temi affrontati, dall’uso della pietra sottile alla pietra ricomposta o stampata in 3D fino alla pietra ottimizzata strutturalmente, per un uso eco-consapevole della preziosa materia litica.
Le sinergie litiche saranno invece proposte in Material Match Up a cura di ADI Delegazione Veneto e Trentino Alto Adige, un progetto collaborativo che si rivolge a tutta la filiera litica. Qui l’idea dei classici mood-board composti da materiali eterogenei si evolve in una serie di tavole organizzate con la pietra naturale: composizioni di materie, colori, lavorazioni superficiali e finiture per mostrare l’intera proposta espositiva presente a Marmomac.
Il padiglione 10 accoglierà anche un Wine Bar progettato dal team di Brand&Stone sotto la guida di Danilo Di Michele, un ristorante e l’area Forum destinata ad accogliere il palinsesto di eventi, talk, conferenze e premiazioni della manifestazione.
Planimetricamente opposto al padiglione 10 è il padiglione 1, che quest’anno si trasforma in A matter of Stone, curato nel concept da Elle Decor con layout dello studio Calvi Brambilla: un padiglione commerciale dove le aziende esporranno progetti e prodotti di design creando uno spazio creativo in cui architetti, interior designer e professionisti chiamati a decidere sull’utilizzo dei materiali nelle costruzioni e nell’arredo potranno trovare ispirazioni e applicazioni che mostrano le grandi potenzialità del settore litico.
Infine, tornano a Marmomac gli appuntamenti tradizionali per aziende e pubblico, tra cui il Best Communicator Award dedicato agli stand che sapranno distinguersi per il linguaggio espositivo più incisivo e originale. Novità di quest’anno è il coinvolgimento degli studenti del corso di Exhibit Design, Editoria e Digital Graphic Design dello Iusve (Istituto Universitario Salesiano Venezia) invitati ad analizzare le proposte e decretare il vincitore della loro menzione speciale.