Il successo della Milano Design Week (più di 400mila le presenze in città lo scorso anno) ha un forte impatto sugli affitti brevi a Milano.
Il Centro Studi di Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, ha analizzato il mercato degli affitti brevi in alcune zone di Milano (Tortona, Brera, Garibaldi/Porta Volta, Isola, Porta Romana e Lambrate), in alcuni comuni dell’hinterland e a Monza prendendo in considerazione un bilocale arredato, inclusi i costi accessori, e i risultati sono a dir poco preoccupanti.
Quest’anno il livello di assorbimento degli appartamenti in offerta, a pochi giorni dall’inizio della manifestazione, ha già raggiunto l’89% del totale.
Se si confronta il prezzo con una qualunque settimana in un altro periodo dell’anno, senza eventi internazionali, si vede come il canone medio settimanale è più che triplicato passando da 1.207 euro a ben 3.855 (+214%), con una crescita media del +5,3% rispetto alla Design Week 2023.
Un impatto che si estende anche all’hinterland e in particolare a Monza, dove l’aumento medio dei canoni settimanali è del +289% (€2.590), maggiore che a Milano. A Rho, dove si trova la fiera, i prezzi settimanali sono cresciuti del +255% (€2.310), a Sesto San Giovanni del +213% (€1.750), a San Donato Milanese del +207% (€1.890), a Corsico del +110% (€1.190) e a Segrate del +104% (€1.610).
Quali sono le zone più care a Milano? Al primo posto Brera, dove per affittare un appartamento per una settimana occorrono in media oltre 5.740 euro, con il valore massimo in Via della Moscova (€7.350). In zona Garibaldi / Porta Volta il costo è di 4.820 euro a settimana, mentre i prezzi diventano più “economici” nell’area Tortona (€3.070), Lambrate (€2.890) e Isola (€2.840).