Mind the Stem Gap, l’installazione interattiva di Bracco in Triennale

Lo Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) Gap è quella distanza tra il genere femminile e le materie scientifiche prodotta dal pregiudizio tuttora ampiamente diffuso che non si tratti di materie adatte a bambine e ragazze.
Per combatterlo, a settembre dello scorso anno la Fondazione Bracco ha lanciato il Manifesto “Mind the STEM Gap”e ha realizzato, in collaborazione con Triennale Milano, l’installazione interattiva Mind the Stem Gap- a Roblox Jukebox, da oggi fino al 15 ottobre nei giardini del Palazzo dell’Arte.

Progettata da Space Caviar, lo studio fondato da Joseph Grima, l’installazione propone un’esperienza di edutainment immersiva e memorabile, pensata per giocatori dai 10 anni di età in su: un videogioco didattico con 16 postazioni dotate di visori ottici e joystick distribuite su un oggetto simile a un’astronave circolare.

Mind the Stem Gap – a Roblox Jukebox, da oggi nei giardini di Triennale Milano (ph. Delfino Sisto Legnani, ©Fondazione Bracco)

Utilizzando la piattaforma Roblox, ogni livello del gioco è dedicato a un sapere scientifico con sfide interattive, dalla fisica all’astronomia, in un percorso che dall’infinitesimale delle molecole porterà il viaggiatore all’immensità dello spazio, ed è introdotto da una scienziata del passato che si è distinta in quella disciplina.
Nel loro viaggio i giocatori incontreranno la fisica Marie Sklodowska Curie, le matematiche Ada Lovelace e Maria Gaetana Agnesi, la filosofa Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la botanica Anna Atkins, l’astronoma AnnieJump Cannon.

Realizzata in occasione del 95° Anniversario del Gruppo Bracco, l’installazione riprende i temi della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, che si apre il prossimo 15 luglio.
Al pari dell’esposizione tematica, lo spazio digitale di Mind the Stem Gap è concepito come un luogo di riflessione e confronto aperto e plurale, dove possano convergere esperienze e testimonianze da discipline differenti. E come Unknown Unknowns, il percorso narrativo del gioco è strutturato intorno a domande su ciò che ancora “non sappiamo di non sapere”. Un’esperienza profonda per scoprire la forza creativa e generativa della scienza.

Ph. Delfino Sisto Legnani, ©Fondazione Bracco

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