Presentato a Sesto San Giovanni Unione 0, il primo lotto privato di MilanoSesto

Con un evento cui ha partecipato anche Roberto Di Stefano, appena riconfermato sindaco di Sesto San Giovanni, Hines, Prelios e MilanoSesto hanno presentato ufficialmente alla comunità di Sesto San Giovanni Unione 0, primo lotto di sviluppo del più vasto progetto di rigenerazione urbana di MilanoSesto, sull’area di 1,5 milioni di metri quadrati in passato occupata dalle acciaierie Falck.

L’imminente avvio del cantiere di Unione 0 faceva parte della scenografia dell’incontro, allo Spazio Mil, con cesate allestite con orti verticali, foto storiche e disegni di bambini a richiamare l’attenzione sui valori di comunità che il nuovo sviluppo intende interpretare.

Da sinistra: Luigi Aiello, general manager corporate & business development del Gruppo Prelios; Luciano Carbone, amministratore delegato di Milanosesto Spa; Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy.

 

Unione 0 prevede una superficie costruita di 250.000 metri quadrati, articolati in uno studentato da 700 posti letto, progettato da Park Associati, edifici direzionali e un hotel disegnati da Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel in prossimità della nuova stazione a scavalco i cui lavori sono già iniziati, edifici residenziali in edilizia convenzionata (Barreca & La Varra) e di residenza libera (Scandurra Studio Architettura). Lo sviluppo include un parco di 13 ettari (sui 45 previsti dall’intero progetto di MilanoSesto) disegnato dalla società internazionale di progettazione del paesaggio Land.

Ottimamente collegato al resto della regione, con Unione 0 nasce il primo nucleo di una città policentrica qual è ormai la grande Milano, un’estensione costruita che dalle sponde dei laghi arriva fino a Bergamo e Pavia e che rende obsoleta la definizione di ‘periferia’ assegnata a tutto ciò che non si trova in prossimità del Teatro alla Scala, mentre restituisce significato, soprattutto in termini sociali e economici, all’abusato termine di ‘sostenibilità’, qui intesa in primo luogo come residenze accessibili per una comunità che ricerca benessere abitativo in una relazione equilibrata tra l’abitare, lo spazio pubblico e il paesaggio.

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