Mindfulness City, il masterplan di Big per la Zona Amministrativa Speciale di Gelephu, in Bhutan

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Il 9 gennaio in Bhutan si vota per le elezioni politiche e l’annuncio della creazione della futura Mindfulness City, un ambizioso progetto per la creazione di un’area amministrativa speciale di 1.000 chilometri quadrati a Gelephu, al confine con l’India, potrebbe aiutare l’attuale primo ministro a vincere, oltre a creare posti di lavoro per frenare l’emorragia di giovani che lasciano il Paese – 5.000 al mese, secondo il quotidiano indiano The Hindu – su una popolazione complessiva di 770.000 abitanti.

Il masterplan sviluppato da BIG, Arup e l’australiana Cistri prende ispirazione dalla cultura del Paese, che anziché di Prodotto Interno Lordo preferisce parlare di Indice Nazionale della Felicità e che in questi anni ha avviato drastiche politiche ambientali – il 70 per cento del territorio nazionale è coperto da foreste e per ogni albero tagliato uno nuovo viene piantato – per diventare la prima nazione ‘carbon negative’ al mondo.

 

Uno dei corridoi di collegamento tra i diversi quartieri du Mindfulness City (render ©BIG).

 

Il progetto prevede la realizzazione di un aeroporto internazionale (sotto, nei render di Brick Visual), nuovi collegamenti ferroviari, di una centrale idroelettrica e di costruzioni che promuovano, interpretandoli con l’architettura degli edifici, i nove principi cardine per misurare l’Indice di Felicità Nazionale: benessere psicologico, salute, istruzione, qualità di vita, tempo libero, ecologia, buon governo, diversità culturale e vitalità delle comunità.

Mindfulness City, nella visione del re del Bhutan, dovrà diventare una culla per la crescita e l’innovazione preservando al contempo la grande biodiversità del Paese. Per questo il masterplan si presenta come una somma di ecosistemi interconnessi e di vivaci quartieri modellati dal corso dei 35 fiumi che attraversano l’area.

«Ispirata alla cultura bhutanese del rispetto per gli altri e per la natura – spiega Giulia Frittoli, partner responsabile di Big Landscapela Mindfulness City è pensata per migliorare i sistemi ecologici attraverso uno sviluppo urbano che collega flora e fauna, nonché persone e idee. Diventa una testimonianza del legame indissolubile dell’uomo con la natura e un esempio globale di come costruire una presenza umana sostenibile sulla Terra».

Vista aerea della nuova città (render by Brick Visual).

Ciascuno degli undici quartieri in cui il masterplan organizza l’area di 1.000 chilometri quadrati è stato progettato come un Mandala: una serie di tipologie ripetute e organizzate simmetricamente intorno a uno spazio pubblico centrale che creano una transizione graduale verso la densità, da piccoli edifici dispersi nel paesaggio a nord a un ambiente urbano più denso a sud.

Risaie lungo i fiumi che attraversano il territorio da nord a sud agiranno come vasche di espansione per le inondazioni ricorrenti nella stagione dei monsoni, proteggendo edifici e infrastrutture e creando corridoi di biodiversità per la flora e la fauna locale, salvaguardando le rotte migratorie degli animali selvatici.

Molti edifici pubblici, come l'ospedale (nel render di Atchain) si presentano come 'ponti abitabili', con il doppio vantaggio di trovarsi sulle vie di comunicazione tra i diversi quartieri e di salvaguardare gli edifici dalle inondazioni che caratterizzano la stagione dei monsoni.

Tre le principali infrastrutture di collegamento del nuovo sviluppo, raddoppiate in alcuni punti dei percorsi creando ‘ponti abitabili’, ciascuno dei quali ospiterà destinazioni-chiave di Minduflness City: il nuovo aeroporto, un centro spirituale Vajarayana (nel render in apertura), un ospedale dove le pratiche mediche occidentali incontreranno la medicina orientale, l’università, una serra idroponica e di acquacoltura che metterà insieme antiche pratiche agricole e la moderna agroscienza, un centro culturale e un mercato adornato con tessuti del Bhutan.

Il mercato (render di Brick Visual).

Sul confine occidentale della città verrà infine creato un bacino idroelettrico. La diga di contenimento sarà costruita facendo ricorso al linguaggio architettonico dei pozzi a gradini diffusi in India e in tutte le zone aride della regione, una sorta di ‘scogliera’ artificiale lungo la quale saranno creati belvedere, punti di attrazione turistica, angoli per la meditazione e un tempio, il Sankosh Temple-Dam, che con la sua architettura incorporerà l’elemento fondativo della nuova città: la coesistenza armonica di cultura e natura concepita come il prodotto della ricca eredità del passato e un lascito per il futuro del Paese.

Anziché una barriera di calcestruzzo armato, la diga di contenimento del bacino idroelettrico diventerà un elemento di richiamo turistico e spirituale (render by Brick Visual).

Crediti

  • Località Gelephu, Bhutan
  • Committente Regno del Bhutan
  • Collaboratori Arup, Cistri

 

  • BIG project team
  • Partners-in-Charge Bjarke Ingels, Giulia Frittoli
  • Project Manager Nanna Gyldholm Møller
  • Design Lead Dace Gurecka
  • Team Anastasiia Golub, Filip Radu, Giancarlo Albarello Herrera, Krisha Arunkumar, Marius Tromholt-Richter, Matthew Goodwill, Monika Dauksaite, Sophie Høg, Xian Chen, Xu Lian
Craft Bridge (render by Brick Visual): anche in questo caso il progetto prevede l'unione di nuove tecnologie e cultura artigianale tradizionale.
Render dell'interno dell'università di Mindfulness City (render by Brick Visual).
Un albergo e centro benessere della nuova città (render by Brick Visual).

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