Si ispira alla poesia degli alberi di ciliegio giapponesi l’installazione Minoshi Garden creata da atelier oï, in collaborazione con Thomas Merlo & Partner e Tenoha: 31 fiori di carta Mino-Washi appesi al soffitto creano un effetto prospettico che dilata lo spazio e gioca con le simmetrie e i volumi.
Ogni piegatura fatta a mano si basa sulle forme geometriche del quadrato, simbolizzando le forme universali dei fiori e delle stelle, secondo un’antica tradizione giapponese.
Esposta per la prima volta nel 2015 a Zurigo al Salone neue räume, l’installazione firmata dallo studio atelier oï è stata poi presentata in un tour mondiale a partire dal 2016 in fiere ed eventi come la Tokyo Design Week, al Daelim Museum di Seoul, La Biennale di Venezia, Art Basel a Hong Kong, Basilea e Miami.
L’installazione, ora ospite dello spazio Tenoha a Milano fino ad aprile 2021, è stata realizzata con la carta Mino-Washi. Il prodotto è distribuito da Thomas Merlo & Partner, gruppo internazionale ed editore di prodotti per la casa e l’ufficio con sede in Svizzera.
I fiori di carta sono proposti come un elemento delicato e discreto per abbellire la casa, e come dettaglio decorativo per progetti contract, sotto forma di installazione mobile.
La carta Washi, chiamata anche carta giapponese (“Wa” significa Giappone e “Shi” carta), è un tipo di carta fatta in Giappone.
Resistente, sottile e malleabile, è comunemente usata per produrre le lanterne e le porte scorrevoli delle case.
La prima carta prodotta artigianalmente in Giappone venne realizzata circa 1300 anni fa a Mino e per questo fu chiamata Mino-Shi (carta di Mino). Prodotta principalmente a partire dalla sottile rafia di corteccia del gelso e grazie all’acqua particolare dei fiumi Nagara e Itadori che scorrono vicino a Mino, la carta era considerata particolarmente pregiata per la sua consistenza e finezza.
Oggi la Honminoshi (che significa carta giapponese di Mino fatta a mano secondo antiche tecniche artigianali) è una delle più rare, preziose e costose carte fatte a mano in Giappone, tanto che dal 2014 è stata inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’Unesco. Attualmente la maggior parte della lavorazione della carta Washi viene fatta industrialmente, pur mantenendo tutte le caratteristiche qualitative che l’hanno resa la carta più pregiata del Giappone, ma la tradizione della lavorazione manuale prosegue: alcuni maestri artigiani, specializzati nella produzione della carta Honminoshi, sono autorizzati a tramandare i segreti di questa antica lavorazione artigianale e manuale ai propri successori.