Presentato a Venezia martedì 11 febbraio il progetto editoriale “Monumento” a cura di Edoardo Tresoldi, Carlotta Franco e Jacopo Valentini, edito da bruno e realizzato grazie al sostegno di Generali – The Human Safety Net.
Il volume racconta il processo di costruzione dell’opera Monumento che dal 2022, in occasione del restauro e dell’apertura al pubblico delle Procuratie Vecchie in piazza San Marco, occupa il centro dello scalone monumentale della sede di Generali e della Casa di The Human Safety Net.
L’installazione, alta 15,50 metri, impiega rete metallica, legno, vetro frammentato, ferro e pietre per reinterpretare il linguaggio della colonna monumentale.

Il racconto visivo di “Monumento” è descritto dalle fotografie di Jacopo Valentini, che ha documentato la progressione del cantiere tra l’impalcato dell’opera e il rione San Marco senza mai ritrarre l’opera compiuta. Agli scatti dell’installazione in fase di costruzione si integra il lavoro di raccolta degli elementi architettonici del sestiere San Marco che rimandano alle immagini del cantiere, rivelando un dialogo costante tra contesto e opera.

Le immagini si intrecciano con frammenti testuali che colgono scorci di conversazioni intercorse durante le fasi della progettazione, avvenute tra il 2021 e il 2022: una coralità di interazioni in cui le comunicazioni tecniche e gli atti preparatori sono elementi fondanti dell’opera stessa.
Edoardo Tresoldi e Carlotta Franco spiegano: «se è vero che l’essenza di un’opera risiede nel suo processo di creazione, potremmo guardare l’oggetto come un pretesto per dare forma a un percorso plurale, uno sforzo realizzativo di pratica dell’esistente. La lettura dell’opera attraverso i documenti e i fatti che hanno accompagnato la sua costruzione, attraverso gli scambi e le soluzioni pratiche, rivela lo spirito del tempo e le peculiarità del rapporto tra l’oggetto e il suo contesto ambientale, sociale, culturale o spirituale».
Le fotografie e i frammenti testuali concorrono alla descrizione dell’idea di monumento come linguaggio della società, ponendo in evidenza il dialogo tra la solidità storica del contesto veneziano e la fragilità poetica della costruzione artistica.
