Sacral, Edoardo Tresoldi a Ravenna per i 700 anni di Dante

Per la terza mostra del progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”, presso il chiostro cinquecentesco del Museo d’Arte della città di Ravenna (MAR), Edoardo Tresoldi ha ri-allestito Sacral, opera originariamente creata nel 2016.

L’artista della ‘materia assente’ è stato scelto dalla curatrice del percorso d’arte contemporanea della mostra, Giorgia Salerno, per rappresentare il tema delle Anime e reinterpretare idealmente il Castello degli Spiriti di Magni di Dante per permettere al pubblico di vivere un luogo immaginifico entrando idealmente nel Nobile Castello, quello che nel Canto IV dell’Inferno è abitato da coloro che lasciarono onore e fama sulla terra, gli spiriti magni dell’antichità che nella vita terrena furono uomini sommi per qualità morali ma sono destinati alla sofferenza eterna perché privi delle virtù teologali.

Sacral nel chiostro cinquecentesco del Museo d'Arte di Ravenna (ph. ©Roberto Conte)

«Un’immagine archetipica – sostiene Tresoldi – è in grado di far dialogare passato e presente attraverso un linguaggio costituito da significati che tornano nel tempo. All’interno del chiostro, Sacral si presenta come il ricordo di un luogo già incontrato, un’immagine familiare che introduce il visitatore al percorso dantesco».

Ph. ©Roberto Conte

Il percorso d’arte contemporanea, all’interno della mostra, si snoda attraverso diversi temi danteschi come le anime, il viaggio, le figure femminili, il sogno e la luce, scelti per condurre il pubblico lungo l’itinerario espositivo. Per ogni tema sono stati individuati uno o più artisti per reinterpretare, attraverso le opere, luoghi e personaggi della Commedia dantesca. La mostra, si configura così come una vera e propria esperienza artistica all’insegna di Dante e della sua opera.

L’installazione sarà visibile fino alla conclusione della mostra, il 9 gennaio 2022.

Ph. ©Roberto Conte

Edoardo Tresoldi

Edoardo Tresoldi indaga le poetiche del dialogo tra uomo e paesaggio utilizzando il linguaggio architettonico come strumento espressivo e chiave di lettura dello spazio.
L’artista gioca con la trasparenza della rete metallica per trascendere la dimensione spazio-temporale e narrare un dialogo tra Arte e Mondo, una sintesi visiva che si rivela nella dissolvenza dei limiti fisici delle sue opere.
Nato a Milano, dopo gli studi artistici si trasferisce a Roma dove lavora nel campo della scultura, della scenografia e del cinema.
Nei contrasti del paesaggio contemporaneo lo scultore riconosce il suo genius loci di appartenenza e individua nella contaminazione il principio fondante del suo lavoro. Dal 2013 realizza installazioni in spazi pubblici, contesti archeologici, festival e mostre in tutto il mondo.
Nominato da Forbes nel 2017 tra gli artisti europei under 30 più influenti d’Europa, Tresoldi si è affermato con la ricostruzione in rete metallica, nel 2016, della Basilica paleocristiana di Siponto, operazione realizzata in collaborazione con il Mibact che gli valse la Medaglia d’oro all’Architettura Italiana. Altre sue opere sono la grande installazione Etherea (2018) negli Stati Uniti per il Coachella Valley Music and Arts Festival, Simbiosi (2019) per Arte Sella e Opera, la recente (2020) installazione permanente sul Lungomare di Reggio Calabria.

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