Sarà completamente reversibile la passerella aerea che, nel progetto vincitore del concorso internazionale per l’ampliamento del Museo del Novecento di Milano, collegherà i due edifici gemelli dell’Arengario.
Selezionato tra 130 candidature presentate, il team di progettazione, guidato da Sonia Calzoni, è composto da Pierluigi Nicolin con il giovane professionista Ferdinando Aprile per il progetto architettonico, Bruno Finzi di Ceas per le strutture e Giuseppe Dibari di Deerns per gli impianti.
Se la passerella aerea di collegamento a quota +19,65 metri, costituito da una trave reticolare spaziale fissata direttamente alle colonne laterali esistenti, rappresenta la parte più spettacolare del progetto, determinante è anche il modo in cui il progetto articola lo spazio pubblico: il basamento del secondo Arengario viene destinato a caffetteria, bookshop e auditorium come elementi della nuova piazza pubblica cui il lato specchiante della nuova passerella conferisce un carattere speciale.
Nei soprastanti quattro livelli del secondo Arengario troveranno spazio nuove sale museali concluse al livello superiore dalla sala apicale.
Il progetto – che prevede un intervento strutturale per garantire i carichi richiesti e l’adeguamento sismico, con il completo rifacimento dei solai fuori terra del secondo Arengario a eccezione della volta della loggia, che verrà consolidata – colloca le risalite verticali nella manica del palazzo progettato da Mengoni contigua allo spazio dell’Arengario.
Gruppo di progettazione
- Sonia Calzoni (capogruppo) e Pierluigi Nicolin – progetto architettonico, con Ferdinando Aprile – giovane professionista
- Ceas – progetto strutture
- Deerns – progetto impianti e sostenibilità