Per la settima edizione milanese, Alcova sceglie due storiche ville di Varedo

Meta imperdibile della design Week milanese, per il 2024 Alcova, oggi alla settima edizione, sceglie Varedo, a 25 chilometri da Milano, e si fa in due, tra gli spazi modernisti di Villa Borsani (1943) e il barocco lombardo di Villa Bagatti Valsecchi. Una scelta resa possibile dai custodi delle ville, la famiglia Borsani e Fondazione La Versiera 1718, che preserva e gestisce il patrimonio architettonico e culturale di Villa Bagatti Valsecchi.

 

Scala di Villa Borsani, 1943, ph. ©Piergiorgio Sorgetti.

 

Gli ambienti delle due ville ospiteranno i progetti selezionati da Alcova generando accostamenti sorprendenti e invitando il pubblico a interrogarsi su un tema sempre centrale per Alcova: quello dell’abitare, che quest’anno si dispiegherà nella sua complessità attraverso due contesti “domestici”.

 

Il parco di Villa Bagatti Valsecchi ospiterà una serie di installazioni en plein air, ph. ©Piergiorgio Sorgetti.

 

I filoni di ricerca si rinnovano, intrecciandosi: materiali e processi produttivi tecnologici e sostenibili, artigianato contemporaneo, estetiche sperimentali, tematiche sociologiche, politiche, globali.

Tra gli oltre 70 espositori, Alcova (fondata nel 2018 da Valentina Ciuffi – Studio Vedèt, e Joseph Grima – Space Caviar) vedrà il ritorno di designer che accompagnano il progetto dagli albori, contribuendo al suo successo, insieme a novità assolute: il panorama spazia da designer di spicco e collaborazioni con grandi brand internazionali a company emergenti fino alle giovani promesse di scuole internazionali.

 

Nomad at Home, installazione di Aassttiinn a Villa Bagatti Valsecchi (©Aassttiinn).

 

L’approccio site-specific sarà stimolato dai contesti fortemente caratterizzanti delle due ville. Dalla installazione di arte pubblica di Objects of Common Interest che abita il grande parco di Villa Bagatti Valsecchi, all’intervento ad hoc dell’architetto giapponese Junya Ishigami per la galleria Maniera nella ex-ghiacciaia nascosta nel verde dello stesso parco; dagli arredi di Atelier de Troupe per cc-tapis in mostra sull’iconica scala di Villa Borsani, alla curiosa installazione di Sema Topaloglu Studio in uno dei bagni della medesima villa, fino al dialogo che Fabian Freytag instaura nel particolare bar progettato da Osvaldo Borsani.

 

Junya Ishigami per Galleria Maniera, ph. ©Yashiro Photo Office.

 

Il panorama di Alcova 2024 includerà progetti che esplorano il design contemporaneo in diverse direzioni: dalle tecnologie dei materiali di Harry Thaler Studio / Econitwood alla ridefinizione del craft digitale di The New Raw, alla sofisticata indagine tra forma e materia applicata agli oggetti luminosi di Ryuichi kozeki/ RKDS, fino alla speculazione architettonica di HEAD – Genève, Geneva University of Art and Design attorno all’emergenza climatica.

 

Sfossils, ph. ©Mile Seymour.

 

L’intero Loggiato delle Scuderie di Villa Bagatti Valsecchi ospiterà inoltre un’altra novità: l’Alcova Design Shop, un’installazione progettata da Space Caviar con materiali di recupero forniti da Spazio Meta, che esporrà molti degli oggetti presentati online da Alcova e tante novità degli espositori di questa edizione.
Collectible design, design di prodotto, oggetti con diversi usi e dimensioni saranno in vetrina con l’intento di promuovere in modo ancora più diretto il design contemporaneo. Tra gli altri, si troveranno, acquistabili sia sul posto che online, progetti inediti di Standard404, di Stefania Ruggiero e di Clara Schweers con cui Alcova Design Shop lavora da tempo, insieme a quelli nati da nuove collaborazioni con Astronauts, Laura Casañas Maya, Gregor Jahner, Sagmin Oh e Studio Kër.

 

Sempre in Villa Bagatti Valsecchi, Aurélien Veyrat, ph. ©Studio B.Helle.

 

Villa Borsani ospita: Agglomerati x Tino Seubert, Atelier De Troupe, Bérénice Curt, Brogen Berwick & Lana Bolkvadze, Cengiz Hartmann, Conie Vallese and Conie Vallese x Elhanati, Dooor x Objects Of Common Interest, Fabian Freytag, Giopato & Coombes, Kiki Goti, Magnetic Midnight Maison, Ryuichi Kozeki/Rkds, Sema Topaloglu Studio, Studio Tooj, Sunday, Supaform, Tom Fereday, Western Acoustics, Wknd Lab, Worn Studio.

 

Atelier de troupe per cc-tapis, Anthony Guerree, Transatlantique, ph. ©Randi Robins, Atelier de Troupe.

 

La visual identity del progetto, firmata fin dagli esordi da Studio Vedèt, si rinnova come ogni anno per guidare gli spettatori nell’esperienza di questa settima edizione.

Al calar del sole, gli spazi monumentali di Villa Bagatti Valsecchi si accenderanno grazie alla collaborazione con Artemide. Le luci progettate da Alejandro Aravena, Bjarke Ingels e Carlotta De Bevilacqua contribuiranno a creare un’atmosfera evocativa.

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