Plan B di Sergey Makhno Architects, 15 metri sotto terra

Lo studio ucraino Sergey Makhno Architects ha concepito un particolare progetto domestico in risposta all’emergenza Covid-19, con l’obiettivo di modificare la consapevolezza dello spazio e dei suoi confini: una casa accogliente e sicura nelle profondità della terra, un’abitazione sotterranea, celata alla vista da una forma semplice e attraente, in cemento armato, dal nome allusivo.

L’eliporto sul tetto di Plan B.

All’interno sono previsti tre ingressi per la disinfezione (ed eventuale evacuazione), che sembra la hall di un museo d’arte contemporanea, un giardino idroponico, un cinema, una biblioteca, una sala meditazione, una palestra con piscina, un vasto magazzino di generi alimentari, una grande cucina in acciaio inossidabile, e tutto il necessario per una sistemazione confortevole per due o tre famiglie e personale di servizio, oltre a un eliporto sul tetto. C’è inoltre una stanza separata per le cure mediche, con un’area chiusa per la conservazione delle scorte di medicinali.
Se necessario, il progetto può essere ridisegnato per un numero molto maggiore di persone, ma in questa fase, lo studio si è concentrato a sperimentare lo spazio sotterraneo in modo da creare l’illusione di essere sopra la superficie, come se si potesse guardare fuori dalla finestra e vedere il cielo blu.

C’è anche la sala meditazione.

A prima vista, l’appartamento non è diverso da quelli terrestri. La mancanza di angoli acuti – la forma delle stanze principali è quasi cilindrica – aiuta immediatamente a creare l’illusione dell’infinito, come se le pareti non esistessero.

Di fronte al letto la finestra-schermo, che può essere cambiata con un semplice tocco su un telecomando, regala la vista di paesaggi familiari e amati: montagne innevate o una sonnolenta strada mattutina a Kiev. Inoltre, è possibile “aprire” la finestra e sentire una leggera brezza o l’odore dell’erba appena tagliata.

Nelle stanze da letto lo scenario si modifica con un telecomando.

Sotto lo spazio abitabile, sono previsti il sistema di trattamento dell’acqua, il generatore, apparecchiature elettriche e, in fondo, un pozzo. Tutti gli impianti dell’edificio sotterraneo di Plan B sono autonomi. Approvvigionamento idrico, rete fognaria, sistema di ventilazione con recupero, aspirazione e depurazione dell’aria. I sistemi saranno sviluppati in dettaglio nella fase di progetto insieme a specialisti.

La cucina è ampia e multiaccessoriata.

“Questo progetto è una liberazione dalle emozioni, una riflessione sulla continuazione della vita umana in qualsiasi circostanza, e un tentativo di trovare una risposta alla domanda se l’architettura può creare l’impressione della vita in superficie mentre è nel suo profondo” riassume Sergey Makhno.

 

Sergey Makhno Architects

Il dinamico studio ucraino specializzato in architettura, interior e product design ha dal 2003 completato 600 progetti in 21 paesi.

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