Robin Wood, ad Amsterdam sta per nascere il quartiere a zero emissioni

Rappresenterà un esempio virtuoso di costruzione a zero emissioni: è Robin Wood, il villaggio urbano per affitti di fascia media progettato da Marc Koehler Architects e ANA Architecten su Centrumeiland, la più grande isola artificiale di Amsterdam.
Robin Wood sarà costruito entro il 2024 sulla marina dell’isola, che fa parte del quartiere di IJburg.

 

Il progetto è in costruzione su Centrumeiland, la principale isola di Amsterdam costruita dall’uomo, render ©Beauty and the Bit.

 

Per la realizzazione del quartiere, disposto sua una superficie complessiva di 24.400 mq, verranno impiegati elementi modulari in legno massiccio prefabbricati. Il legno immagazzina CO2 e offre un ambiente di vita sano perché è traspirante, regola l’umidità e ha eccellenti proprietà acustiche.

Un progetto a zero emissioni sia durante la fase di costruzione sia in termini di CO2 immagazzinata nel legno e di energia. Il legno utilizzato infatti incorpora tanta CO2 quanta quella emessa per la produzione di elettricità di 5.132 appartamenti nel corso di un anno.
Se tutti i residenti sceglieranno un unico fornitore di energia inoltre, Robin Wood potrà essere essere Zero Carbon per l’intero ciclo di vita.

 

Saranno costruite 165 abitazioni, accomunate dalla vista libera sull’acqua e sul verde, render ©Beauty and the Bit.

 

Il sistema di costruzione modulare e prefabbricato di moduli di legno combinati con il calcestruzzo garantisce un rapido montaggio sul posto. Questo riduce notevolmente i tempi di costruzione, gli spostamenti logistici e i flussi di rifiuti.

Marc Koehler, dell’omonimo studio di progettazione spiega che «progettare con elementi modulari in legno permette di beneficiare dell’efficienza progettuale e dei vantaggi di scala, e intanto il concept viene continuamente migliorato».

 

Il basamento trasparente alto sette metri proteso verso la vegetazione e l’acqua.

 

Gli fa eco Marcel van der Lubbe di ANA Architecten: «Con Robin Wood, stiamo facendo il prossimo passo nell’edilizia residenziale sostenibile, modulare ed economica. Robin Wood dimostra che questa ambizione può essere facilmente combinata con una grande varietà di case flessibili e di alta qualità, aree verdi e spazi condivisi di alta qualità per tutti gli utenti».

 

Il villaggio urbano comprenderà molti ambienti pubblici, tra cui una biblioteca.

 

Il progetto comprende tre livelli che insieme formano un villaggio urbano. Un basamento trasparente alto sette metri con un porticato, proteso verso la vegetazione e l’acqua, ospita negozi (tra cui uno di surf), un caffè co-working, la lobby delle residenze, spazi di lavoro e alloggi per artisti, uffici e spazi di socialità come una biblioteca pubblica.
Il livello superiore comprende 165 appartamenti di diversa tipologia.

 

Caratteristiche le abitazioni duplex al piano terra che combinano casa e ufficio.

 

I layout delle abitazioni sono pensati per essere adattabili nel tempo, con il risultato di una maggiore durata di un alloggio che si evolve insieme ai suoi abitanti. Per esempio, è possibile aggiungere un alloggio temporaneo per gli ospiti, uno studio o uno spazio di lavoro.

 

Oltre al legno, per la costruzione verranno principalmente utilizzati materiali circolari, tra cui serramenti in alluminio riciclato.

 

Scale, strade, portici condivisi e i giardini, la cucina e gli spazi di aggregazione sul tetto formano un villaggio verticale, invitando al movimento. Percorsi pedonali intorno al cortile interno, collegamenti trasversali tra gli edifici, la rete di spazi esterni condivisi incoraggiano i residenti a interagire in modo naturale.

Residenti che saranno consultati per la gestione e la programmazione di eventi, mostre, laboratori che verranno ospitati e per la selezione dei professionisti che utilizzeranno gli spazi del quartiere.

 

Il progetto è orientato alla realizzazione di un ambiente urbano sano e inclusivo.

 

Lo sviluppatore Edwin Oostmeijer, Marc Koehler Architects e il placemaker MaMa Pioneers hanno precedentemente dato vita a Poppies (MaMa One) a Buiksloterham ad Amsterdam utilizzando lo stesso sistema di costruzione. Lavorando in modo efficiente con gli stessi partner lungo tutto l’iter, dal finanziamento allo sviluppo, dalla progettazione alla costruzione, fino al branding e alla gestione dell’edificio e della comunità, è possibile coniugare prezzi accessibili, qualità delle realizzazioni e una vera coesione sociale.

 

Le terrazze sui tetti ospiteranno giardini e orti condivisi e altri spazi di aggregazione.

Crediti di progetto

Località Amsterdam, Centrumeiland IJburg, Block 1
Committente Edwin Oostmeijer Projectontwikkeling
Progetto Marc Koehler Architects, ANA Architecten
Team di progetto Edwin Oostmeijer Projectontwikkeling, FRANTZEN et al Architecten, Ziegler Gautier Co-Maker, Stadmakers Coöperatie, DGMR, Van Rossum, Archisupport, Tenderboost, Landlab, De Dakdokters, Common Wealth Investments (CWI), MaMa Pioneers
Superficie 24.400 mq
Volume di legno 7.420 mc
Cronologia 2024 (completamento)

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