San Miniato, haec est porta coeli

Al denso calendario di eventi per il millenario della Basilica di San Miniato al Monte a Firenze, avviato in aprile con il restauro della Porta Santa – quella che corrisponde al luogo di sepoltura del protomartire armeno Miniato – e delle altre due, sostenuto da alcuni Rotary Club locali, si aggiunge – fino all´1 luglio – l’installazione Eldorato. Nascita di una nazione, dell’artista fiorentino Giovanni De Gara, che avvolge le porte stesse nelle coperte termiche dorate con cui vengono accolti i migranti quando scendono dai barconi stremati dal viaggio della speranza verso i paesi europei.

Padre Bernardo e Giovanni De Gara all´inaugurazione dell´installazione, ieri 28 giugno a San Miniato, prima tappa di un itinerario per l´Italia che culminerà a San Pietro

 

Presentata da padre Bernardo, abate di san Miniato al Monte, insieme a don Andrea Bigalli, allo scienziato Stefano Mancuso e allo storico dell’arte Tomaso Montanari, questa installazione segno di accoglienza proseguirà poi verso sud, fino a Lampedusa, per poi risalire a Roma, nella speranza di rivestire di questo provvidenziale oro le porte di San Pietro.

«Ospitiamo volentieri un’opera che ci ricorda che oggi più che mai è imprescindibile dare attenzione ai lontani, agli ultimi– commenta padre Bernardo. Non si tratta di generico buonismo ma di un contributo per una riflessione alta ed evangelicamente ispirata circa una ritrovata considerazione per l’avventura di ogni vicenda umana, soprattutto quella di chi, come l´antico Israele e la stessa Santa Famiglia di Nazareth, ha sperimentato la condizione dell´esule. Un appello che sentiamo in linea con la grande tradizione lapiriana di questa città e soprattutto di questo luogo che il Sindaco Santo chiamava una terrazza protesa verso tutte le Nazioni».

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