Stefano Pujatti. é un nome che ha già scritto una parte significativa dell´architettura uscita da quelle che il direttore di Domus ha
definito tra le piú interessanti leve di giovani architetti da “tenered´occhio”. Formatosi all´università Iuav di Venezia e allievo di Gino Valle, Pujatti
ha lavorato dal 1995 con Simone Carena nello studio Elastico di Cambiano in provincia di Torino e oggi guida l´Elastico Spa da lui stesso fondato nel 2005.
Il nome deriva da un modo di dire familiare che portava fortuna poi mutato in un modo di intendere la progettazione in continua evoluzione, capace di adattarsi al mutare dei dati di partenza.
L´approccio progettuale di questo studio é caratterizzato da una visione che pur dando importanza alle dimensioni dell´intervento, si
focalizza sul rapporto con la città e con le relazioni che il progetto riesce ad attivare. «Mentre molte archistar disegnano edifici a forma di ‘stimolatore’, noi stiamo tentando di disegnare uno stimolatore a forma di edificio», spiega.
L´opera che interpreta questo modus operandi è l´espansione residenziale realizzata a Gassino Torinese.
Il progetto chiamato Brickolage é costituito da una serie di case uni- e bifamiliari situate sulla collina che guarda le montagne e la valle del Po. Rinunciando a gesti architettonici di forte impatto e rinunciando al massimo sfruttamento del lotto previsto dal Piano Regolatore, Elasticospa ha lavorato su una scala piú articolata, procedendo per successive frammentazioni e ricomposizioni, al fine di creare una varietà di scorci e prospettive. Ogni appartamento gode, infatti, di giardini privati o ampi terrazzi, studiati per avere ottime esposizioni e panorama.
La sezione del terreno ha favorito la creazione di unità abitative indipendenti, lavorando con tipologie residenziali diverse. L´intervento é composto sia da appartamenti su uno o piú piani, sia da villette o unità abitative piú piccole ma con giardino.
Il delicato rapporto tra contesto urbano e linguaggio contemporaneo é stato felicemente risolto con il progetto di Settimo Torinese. I due edifici in cui si articola l´intervento giocano insieme per creare un ambiente urbano capace di conservare la scala dell´esistente e al tempo stesso di produrre spazi e volumi contemporanei in grado di sorprendere il passante.
Al restauro filologico della facciata principale si contrappone un interno cortile caratterizzato da un imponente vano scala e da una balconata, interamente realizzati con struttura metallica e verniciati di colore bianco. Il distacco inequivocabile tra il linguaggio della struttura originaria rispetto a questi elementi architettonici è bilanciato dalla loro funzione di connessione con l´altro edificio, che non indulge ad alcun atteggiamento vernacolare.
L´uso di materiali tradizionali come il mattone faccia a vista viene reinterpretato in modo giocoso e originale.
Particolarmente innovativa la strategia progettuale attuata da Pujatti nell´ampliamento del cimitero di Borgaretto all´interno del Parco del Sangone. Una nuova tipologia di sepolcro costituisce la parte centrale dell´intervento. Tutta l´opera è concepita come un grande blocco di ghiaia e pietrame in cui i sepolcri diventano struttura di sostegno dell´altipiano. Cosí il cimitero e il paesaggio naturale circostante si fondono.
Stefano Pujatti
Nato 42 anni fa ad Aviano, in provincia di Pordenone,
Stefano Pujatti ha studiato architettura a Venezia, dove si é laureato nel ´92
e dove ha avuto la fortuna d´incontrare Gino Valle. Prima suo relatore di tesi,
poi suo ?compagno di viaggio? dal ´94 al ´95 nello studio Valle di Parigi. Dal
1995 al 2004 é stato socio di Simone Carena nello studio Elastico. Dopo la
separazione da Carena, Pujatti ha fondato Elasticospa con sede a Chieri,
Torino: é uno studio di architetti e ingegneri che si occupano di progettazione
edilizia e urbanistica. Elasticospa collabora in modo continuativo con lo
studio Elastico 3 di Alberto Del Maschio per i lavori pubblici e con lo studio
Elastico Disegno di Sara Dal Gallo e Guido Chierici per i lavori di design. Tra
i riconoscimenti piú importanti ricevuti, il premio nazionale ANCE-IN/ARCH 2006
per l´opera realizzata da un giovane progettista.