To build or not to build? Aravena torna a Venezia con Holcim

Il premio Pritzker Alejandro Aravena illustra il paradosso dell’edilizia abitativa in maniera semplice: «se non costruiamo miliardi di metri quadrati, la crisi umanitaria si aggrava; ma se costruiamo, peggioriamo la crisi ambientale».
Dalla fiducia nella possibilità di superare il dilemma attraverso la scienza e la tecnologia è nato, in collaborazione con Holcim, un progetto di edilizia residenziale che verrà presentato l’anno prossimo a Venezia, nell’ambito della mostra Time Space Existence dell’European Cultural Centre, in concomitanza con le date della prossima Biennale internazionale di architettura.

 

Alejandro Aravena, ph. ©Elemental

 

Il progetto combina l’esperienza dello studio Elemental nella progettazione di abitazioni accessibili per ceti a basso reddito e resilienti rispetto alle sfide poste dall’emergenza climatica e le soluzioni evolute e a basso impatto ambientale di Holcim, che ha sviluppato e commercializza la gamma di calcestruzzi a ridotta impronta di emissioni clima-alteranti ECOPact.

In occasione di precedenti Biennali, Holcim aveva già collaborato con importanti architetti e ricercatori per sviluppare prototipi di architettura in grado di affrontare sfide ambientali e sociali: nel 2023, con la Norman Foster Foundation aveva presentato il progetto di ricerca Essential Homes, soluzioni abitative sostenibili per campi profughi e comunità a basso reddito, attualmente in costruzione in America Latina; nel 2021 aveva invece collaborato con Zaha Hadid Architects, il Block Research Group dell’ETH di Zurigo e incremental3d alla costruzione di Striatus, un ponte in scala 1:1 progettato per il massimo della resistenza con il minimo impiego di calcestruzzo formato da blocchi di calcestruzzo prodotto con materiali di riciclo e a sua volta riciclabile, realizzati in stampa 3D.

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