IL paesaggio costruito di Gellner

Il villaggio vacanze di Corte delle Dolomiti sorge nel comune di Borca di Cadore, a pochi chilometri da Cortina, nello scenario naturale dominato dai monti Pelmo, Cristallo e Antelao. Progettato e (non interamente) costruito tra il 1954 al 1963 dall´architetto Edoardo Gellner su incarico del presidente dell´Eni Enrico Mattei, recentemente é stato sottoposto a un intervento di restauro che ne ha rispettato la filosofia progettuale. Cosí é ancora possibile coglierne le originarie finalit&aacute turistico-sociali di Mattei, insieme a Olivetti -allora presidente dell´Inu- figura di spicco del capitalismo italiano illuminato degli anni Cinquanta. L´insediamento comprende numerose strutture accomunate da un approccio architettonico coerente, improntato all´armonia con la natura: un insieme composito ed equilibrato di edifici appartenenti a differenti tipologie, con 270 chalet residenziali (tipi da 47 e 67 mq, per famiglie con o senza figli), l´Hotel Boite (84 camere) e il Residence Corte, l´ex colonia, il camping a monte del complesso in capanne di legno colorate, gli impianti sportivi. La chiesa, realizzata da Gellner con l´amico Carlo Scarpa, é un capolavoro dell´architettura contemporanea.

L´architettura
Elementi condizionanti del progetto sono stati gli aspetti morfologici e il clima, insieme alla volont&aacute di conferire valore sociale all´insediamento, con spazi privati, aree collettive, di servizio e di incontro e un fluido sistema di collegamenti (il masterplan originale prevedeva la possibilit&aacute di ospitare fino a 6.000 abitanti). La coerenza architettonica é dovuta sia all´impiego di materiali identici per le costruzioni: murature in pietrame faccia a vista o in calcestruzzo grezzo, sia alla possibilit&aacute di svincolarsi dalle tipologie costruttive tipiche della zona, reso possibile proprio dalla natura ancora ?incontaminata? del sito. Forme, colori, materiali sono abilmente utilizzati al fine di instaurare un rapporto di sintonia e reciproco scambio con l´ambiente. Il risultato é un paesaggio costruito dove l´architettura arricchisce lo scenario naturale esprimendosi con un linguaggio moderno. Le ville-chalet si caratterizzano per le geometrie orizzontali e i volumi allungati, che non interferiscono con la verticalit&aacute delle montagne. La chiesa si differenzia e segnala una forte valenza simbolica attraverso il suo sviluppo verticale, sottolineato da un´alta guglia. La colonia, realizzata per ospitare circa 400 bambini, segue la conformazione del terreno con un sistema a padiglioni che alterna edifici collegati tra loro da rampe a spazi aperti. L´hotel si sviluppa in due corpi: un basso volume orizzontale che accoglie i servizi estivi e i sei piani fuori terra della zona notte. Interni ed esterni sono caratterizzati dall´utilizzo del legno. Gli interni, in mogano, sono stati progettati da Gellner per la ditta Fantoni. La hall ha un particolare effetto scenografico ed é attualmente arredata con classici del design di architetti come Le Corbusier e Joseph Hoffmann e di aziende come Flos e Arteluce.

Progettazione ecologica
Corte delle Dolomiti é un raro esempio di edificazione che ha comportato una valorizzazione ambientale. L´area scelta per l´insediamento, il fianco del monte Antelao piú soleggiato ma arido e ghiaioso, é stata oggetto di un´intensa attivit&aacute di reinzollamento e rimboschimento: a distanza di mezzo secolo il villaggio é immerso in un bosco rigoglioso. La rete elettrica é interrata, per gli impianti di riscaldamento fu preferito il gas liquido alla nafta, l´andamento dell´acquedotto non é in linea retta ma a zig zag per non ferire le montagne con vistose cicatrici, infine le strade favoriscono una circolazione fluida fino a ogni chalet e si sviluppano con tracciati che consentono la velocit&aacute ottimale per un villaggio di vacanza immerso nel silenzio della natura.

EDOARDO GELLNER (1909 – 2004)
Nasce a Opatija (Abbazia, nell´Istria allora austriaca), frequenta l´Istituto di arti applicate di Vienna e negli anni Trenta gestisce l´azienda di decorazioni del padre. Nel frattempo l´Istria é diventata italiana e negli anni ´40, durante il servizio militare, frequenta il Regio Istituto di Architettura di Venezia, dove si laurea. Tra i suoi professori c´é Carlo Scarpa, di cui diventa amico e collaboratore. Nel 1948 si trasferisce a Cortina. Tra i suoi progetti un masterplan mai realizzato per la citt&aacute di Gela (sempre per conto dell´Eni). Dagli anni ´70 abbandona la progettazione per dedicarsi all´arte e alla difesa del territorio e dell´architettura delle Dolomiti venete.

Villaggio Eni a Bocca di Cadore
Progetto e direzione lavori: Edoardo Gellner
Committente: Eni (Enrico Mattei)
Data realizzazione: 1954-1963
Restauro, riabilitazione e adeguamento infrastrutturale: ing. Gualtiero Cualbu, Mi.No.Ter.
Localizzazione: Corte delle Dolomiti ? le Ville ? Borca di Cadore (BL)

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