Vino e design, la certificazione Docg diventa un’installazione

La corte interna dell’ex opificio di Villa dei Cedri a Valdobbiadene accoglie l’opera D.O.C.G, un cubo luminoso ideato dal designer e architetto Danilo Premoli che celebra il territorio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene.

Su quattro facce del cubo, costituito da un telaio in acciaio rivestito da pannelli di Lapitec, sono incise le lettere che certificano la qualità del prosecco prodotto con le uve delle colline (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Le singole lettere che compongono il titolo della scultura sono pensate per animarsi al tramonto grazie a un impianto di illuminazione interno e sono incise sulla superficie secondo uno schema ripetuto di fori di diverse dimensioni che lasciano passare la luce led interna e rimandano alle bollicine del prosecco e del Cartizze.

Villa dei Cedri ospita l’associazione per la promozione del patrimonio delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
«Consideriamo il nostro vino – spiega Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – espressione dell’arte italiana di fare vino che nasce da un territorio straordinario, oggi riconosciuto Patrimonio Unesco. Ritengo che l’opera D.O.C.G. sia un ulteriore omaggio alla viticoltura eroica e un riconoscimento dell’incessante lavoro che ogni giorno viene svolto dalla comunità».

Per la creazione dell’opera è stato scelto un materiale inalterabile e naturale, prodotto nel trevigiano e utilizzato in tutto il mondo per progetti d’architettura e interior: il Lapitec, una pietra sinterizzata inalterabile nel tempo, resistente alle temperature e all’esposizione ai raggi UV.

«In queste quattro lettere è riassunta le storie dei nostri genitori, dei nostri nonni e dei nostri avi – dichiara Marcello Toncelli, terza generazione alla guida di Lapitec di Vedelago (Treviso) – il patrimonio che tutti i giorni cerchiamo di celebrare e promuovere nel mondo in ogni settore, da quello enogastronomico a quello del progetto. Anche la nostra è un’azienda famigliare, rispettosa del territorio e detentrice di 25 brevetti, e siamo felici di aver contribuito in piccola parte al nuovo volto di Villa dei Cedri».

L’installazione è stata promossa da Arte Laguna, che tra maggio e agosto 2022 all’interno del complesso recentemente restaurato dell’Ex Opificio di Villa dei Cedri aveva curato la mostra collettiva Spazio – Visioni Intrecciate con 45 opere internazionali.

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