Di pochi giorni fa la cerimonia – trasmessa in streaming – dei premi In/Architettura 2020, promossi da In/Arch e Ance.
Il premio alla carriera è stato assegnato a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, autore che da sempre rifugge la retorica, per il suo impegno ostinato verso la ridefinizione della figura dell’architetto come autore, come progettista che non sia semplice mediatore di esigenze economiche ma catalizzatore di cultura, memoria e materia espresse in ‘geometrie transitorie’ del costruire e dell’abitare.
La premiazione nazionale è stata il momento conclusivo di un percorso che ha esaminato 1.260 candidature, assegnando i premi regionali nel corso di nove diversi eventi.
I premi nazionali per interventi di nuova costruzione sono stati assegnati al Memoriale della Shoah di Milano, progettato dallo studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati e realizzato dall’impresa Sacaim e Percassi, e alla residenza Torre Bianca a Gagliano Del Capo (Lecce), progettata dall’architetto Lorenzo Grifantini e realizzata dalle imprese Das Impresit e Ginevra Srl.
In questa categoria la giuria ha assegnato anche una menzione speciale al Laboratorio e centro socio educativo per persone diversamente abili a Erba, progettato dallo studio IfDesign di Ida Origgi e Franco Tagliabue Volontè e realizzato da Stampini Srl.
I premi nazionali per interventi progettati da giovani progettisti sono stati assegnati alle Residenze temporanee al Cappuccino Vecchio a Matera, progettate da Massimo Acito – OSA architettura e paesaggio e realizzate da Cogem Srl; a Microutopia a Milano, progettato da Francesco Ursitti e realizzato da Impresa Maresca; e alla Scuola secondaria Enrico Fermi a Torino, progettata dallo studio BDR bureau di Alberto Bottero e Simona della Rocca e realizzata dall’impresa D’Engineering Srl.
Ai nuovi Lavazza Headquarters a Torino, progettati dallo studio CZA Cino Zucchi Architetti e realizzato delle imprese Colombo Costruzioni, AZA Aghito Zambonini e Frea&Frea, è andato il premio nazionale per interventi di rigenerazione urbana.
Nella stessa categoria la giuria ha assegnato anche una menzione speciale al Borgo Biologico a Cairano (Avellino) progettato dallo studio Verderosa di Angelo e Benedetta Verderosa e realizzato dall’impresa Edil Geo.
Il premio nazionale per un’opera di riqualificazione edilizia infine è stato attribuito al nuovo Museo degli Innocenti a Firenze, commissionato dall’Istituto degli Innocenti, progettato da Ipostudio e realizzato dall’impresa Gruppo Fallani Srl.
In questa categoria la giuria ha assegnato anche una menzione speciale al recupero della ex-Fornace di Riccione, commissionato dal Comune di Riccione, progettato da Pietro Carlo Pellegrini e realizzato da Unieco soc. coop.
Alle diverse categorie di premi si è affiancata l’assegnazione di alcuni Premi Speciali associati ad aziende e istituti di ricerca partner dei Premi In/Architettura 2020:
il premio speciale Architettura solare in contesti di pregio al Parco urbano isola della Certosa Venezia commissionato da VDV Srl, progettato da Sofia Tiozzo Pezzoli e ralizzato da Solmonte Srl – GruppoSTG;
il premio speciale Listone Giordano a Casa K a Perugia, progettata da Alessandro Bulletti e Giovanna Bignami e realizzato dall’impresa Brozzetti & Biscarini;
il premio speciale Vimar a Casa BS a Ostuni, di Reisarchitettura di Nicola Isetta e Paola Rebellato, realizzato dall’impresa Sirio Costruzioni e Restauri;
il premio speciale Willis Towers Watson a Powerbarn – polo per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a Russi (Ra), progettato da Giovanni Vaccarini e realizzato dalla Termokimik Corporation SpA.
Infine, alla Fondazione Prada è stato conferito il premio Bruno Zevi per la divulgazione della cultura architettonica, per il ruolo esemplare svolto come istituzione privata, emanazione di una cultura industriale che apre le sue prospettive progettuali all’intero mondo dell’arte, del cinema e dell’architettura.
Alla cerimonia di premiazione nazionale trasmessa in streaming hanno partecipato il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, i premiati e alcuni membri della giuria, presieduta da Aldo Colonetti e composta dal Presidente di In/Arch Andrea Margaritelli, dal Direttore generale di ANCE Massimiliano Musmeci, dal past-president di In/Arch Adolfo Guzzini, dal presidente di Edilportale Ferdinando Napoli, dal critico di architettura Stefano Casciani, dall’architetto spagnolo Carme Pinòs e dall’architetto Monica Alejandra Mellace.